“La nuova giunta De Filippo è come il servizio sostitutivo delle Ferrovie Italiane sui binari della Basilicata: si rompe un convoglio, scende un passeggero e il treno si sostituisce con un autobus”. E' il commento del consigliere regionale Franco Mattia (Pdl), per il quale, “in attesa dei primi atti di governo e quelli dei nuovi assessori, il profilo che si è voluto dare al nuovo Esecutivo è sicuramente ambiguo, perchè De Filippo non ha avuto il coraggio di praticare fino in fondo la tanto declamata innovazione ed ha dovuto cedere ai “ricatti” di un alleato che, come dimostrano le vicende politiche nazionali, è sempre più determinante per dare linfa all'opposizione del Pd, con l'incubo di Bersani di farsi scavalcare e di perdere voti. Il coinvolgimento di un tecnico di elevato spessore scientifico come il prof. Viggiano – afferma ancora Mattia – rappresenta comunque una brutta pagina della vita istituzionale della Regione di cui francamente non c'era alcun bisogno. La soluzione adottata da De Filippo alla fine risulta dunque annacquata e lo espone, come dimostrano segnali evidenti di mal di pancia provenienti dalle fila della stessa maggioranza, ad una navigazione che comincia in un mare già in burrasca. Per chi è stato chiamato dagli elettori a svolgere un ruolo di opposizione – continua il consigliere del Pdl – non può comunque nascondere, proprio dalla responsabilità che ci deriva dal voto dei lucani, la preoccupazione perchè nonostante la maggioranza possa contare in Consiglio sui numeri, le polemiche e le prese di distanza tra esclusi e delusi, rischiano di avere ripercussioni dirette sull'attività amministrativa e istituzionale, in una fase particolarmente critica per tutti i lucani. Una situazione destinata a produrre ulteriori conseguenze negative in una regione piegata su sé stessa, e ad acuire la frattura con l’opinione pubblica che invoca un’inversione di marcia e soprattutto con il mondo del lavoro e dei ceti direttamente interessati dalla crisi che chiedono aiuto per uscire dal tunnel della sofferenza, della mortificazione e della disperazione. Per queste motivazioni – conclude Mattia – il Pdl, con un rinnovato impegno, è chiamato a farsi carico delle sofferenze economiche e sociali coinvolgendo parlamentari e Governo nazionale”.
NUOVA GIUNTA :MATTIA (PDL), UN PROFILO AMBIGUO
“La nuova giunta De Filippo è come il servizio sostitutivo delle Ferrovie Italiane sui binari della Basilicata: si rompe un convoglio, scende un passeggero e il treno si sostituisce con un autobus”. E' il commento del consigliere regionale Franco Mattia (Pdl), per il quale, “in attesa dei primi atti di governo e quelli dei nuovi assessori, il profilo che si è voluto dare al nuovo Esecutivo è sicuramente ambiguo, perchè De Filippo non ha avuto il coraggio di praticare fino in fondo la tanto declamata innovazione ed ha dovuto cedere ai “ricatti” di un alleato che, come dimostrano le vicende politiche nazionali, è sempre più determinante per dare linfa all'opposizione del Pd, con l'incubo di Bersani di farsi scavalcare e di perdere voti. Il coinvolgimento di un tecnico di elevato spessore scientifico come il prof. Viggiano – afferma ancora Mattia – rappresenta comunque una brutta pagina della vita istituzionale della Regione di cui francamente non c'era alcun bisogno. La soluzione adottata da De Filippo alla fine risulta dunque annacquata e lo espone, come dimostrano segnali evidenti di mal di pancia provenienti dalle fila della stessa maggioranza, ad una navigazione che comincia in un mare già in burrasca. Per chi è stato chiamato dagli elettori a svolgere un ruolo di opposizione – continua il consigliere del Pdl – non può comunque nascondere, proprio dalla responsabilità che ci deriva dal voto dei lucani, la preoccupazione perchè nonostante la maggioranza possa contare in Consiglio sui numeri, le polemiche e le prese di distanza tra esclusi e delusi, rischiano di avere ripercussioni dirette sull'attività amministrativa e istituzionale, in una fase particolarmente critica per tutti i lucani. Una situazione destinata a produrre ulteriori conseguenze negative in una regione piegata su sé stessa, e ad acuire la frattura con l’opinione pubblica che invoca un’inversione di marcia e soprattutto con il mondo del lavoro e dei ceti direttamente interessati dalla crisi che chiedono aiuto per uscire dal tunnel della sofferenza, della mortificazione e della disperazione. Per queste motivazioni – conclude Mattia – il Pdl, con un rinnovato impegno, è chiamato a farsi carico delle sofferenze economiche e sociali coinvolgendo parlamentari e Governo nazionale”.