(Artè) Potenza – Appuntamento nel pomeriggio, alle 18,00 con “Lezioni di cinema in Biblioteca”, il nuovo ciclo dedicato ai grandi del cinema europeo. Presso la Biblioteca provinciale di via Maestri del Lavoro della città in proiezione la pellicola ” Il Divo” che ha riscosso innumerevoli premi tra cui quello della Giuria e quello per i Valori Tecnici a Cannes, il Nastro d‘Argento per la miglior regia (Paolo Sorrentino).
A Roma, all’alba, quando tutti dormono, c’è un uomo che non dorme. Quell’uomo si chiama Giulio Andreotti. Non dorme perché deve lavorare, scrivere libri, fare vita mondana e, in ultima analisi, pregare. Pacato, sornione, imperscrutabile, Andreotti è il potere in Italia da quattro decenni. Agli inizi degli anni Novanta, senza arroganza e senza umiltà, immobile e sussurrante, ambiguo e rassicurante, avanza inarrestabile verso il settimo mandato come Presidente del Consiglio. Alla soglia dei settant‘anni, Andreotti è un gerontocrate che, equipaggiato come Dio, non teme nessuno e non sa cosa sia il timore reverenziale. Con immagini magnifiche, un sonoro che prende alla gola, una velocità incalzante, un’angoscia e una specie di stupore crescente, Tangentopoli e i suoi suicidi, la mafia e i suoi celebri pentiti, il solito Parlamento-suburra, Riina che bacia Andreotti, lui e la moglie che ascoltano Zero in televisione tenendosi affettuosamente la mano, l’Andreotti superstizioso che non attraversa un salone di palazzo Chigi sino a quando un bel gatto bianco non si toglie dal suo cammino.
Bas 03