570 nuovi posti di lavoro a fronte di un investimento di 36 milioni di euro, con un costo medio di 106.000 euro per occupato, a fronte dei 138.000 euro di misure come la 488/92. È questo il volume generale del “Pacchetto sviluppo e Occupazione” presentato dal capogruppo di “Per la Basilicata”, Roberto Falotico, che ha inteso, in tal modo, dare anche risposta all’appello del presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo che, in occasione della relazione programmatica, aveva invitato i consiglieri regionali ad offrire un contributo fattivo per contrastare la crisi in Basilicata.
“Le risorse individuate – ha spiegato Falotico – provengono interamente dai Fondi Strutturali, per il 77 per cento dal Fesr e per il 23 dal Fse. Le 7 azioni ipotizzate – ha continuato – si propongono di incidere in modo prioritario sui processi di sviluppo del sistema produttivo regionale e sul recupero di occupazione, al fine di rimediare al rischio di un percorso di ripresa economica che, oltre ad essere lento e faticoso per la Basilicata, non produce effetti diretti sul lavoro. Il pacchetto prevede di condizionare – ha sottolineato Falotico – gli investimenti all’assunzione di personale ed alla creazione di nuova occupazione, sulla scia di altre leggi incentivanti. A differenza di queste – ha fatto rilevare il consigliere – in cui l’assunzione determina una ‘premialità’, qui si parla di ‘vincolo’. Le misure saranno attivate a ‘sportello’ per consentire che le risorse possano essere impiegate dalle imprese nei tempi in cui si ritiene di poter realizzare investimenti, senza dover attendere la pubblicazione del classico Bando, premiando, soprattutto, la qualità delle proposte progettuali, il merito e la reale correlazione ai processi di sviluppo aziendali. Le misure prevedono interventi sulla ‘spina dorsale’ dell’economia regionale, ovvero sulle piccole imprese, con forme di integrazione fra imprese in senso orizzontale e verticale ed una connessione di soggetti quali l’Università, i Centri di ricerca e altri organismi che, per specifiche competenze, possono offrire un valore aggiunto alla rete. Sul piano metodologico, le misure previste andrebbero attuate attraverso una costante e preliminare azione di ‘concertazione’ con gli organismi di rappresentanza territoriali, in grado di fornire contributi non solo in sede preliminare di definizione delle azioni, ma anche rispetto al piano operativo ed a quello finanziario. L’efficacia delle azioni previste – ha precisato Falotico – dovrà essere scientificamente appurata attraverso un accurato sistema di monitoraggio delle azioni che non sia solo la risposta alle statistiche”.
Le sette azioni: “Promozione e sostegno alle reti di impresa” con l’obiettivo di rafforzare l’unione delle Pmi in forma non solo di Distretti o di semplici cluster, ma di innovative ‘strutture a rete’; “Interventi a favore del ricambio generazionale nelle Pmi”, il rinnovo generazionale è, infatti, una delle criticità da affrontare per sostenere i processi di ricambio generazionale delle Pmi lucane e prevenire potenziali casi di interruzione delle attività di impresa attraverso la contemporanea attivazione di processi di innovazione; “Voucher per la valorizzazione del capitale umano per favorire processi di innovazione delle micro, piccole e media imprese – Temporary management”, la finalità di questa misura è il sostegno a processi di miglioramento delle performance aziendali mediante lo sviluppo di specifiche aree organizzative che innalzino la crescita culturale delle imprese; “Servizi avanzati di sostegno ai processi di internazionalizzazione delle imprese”, l’obiettivo è quello di favorire l’apertura delle Pmi lucane a mercati extraregionali, promuovendo lo sviluppo di processi organizzativi aziendali focalizzati sulla individuazione di nuovi mercati e sulla commercializzazione del prodotto in contesti internazionali; “Promozione e sostegno delle imprese del Terzo settore e dell’impresa sociale”, considerando che nel mercato delle transazioni orientate al profitto, che continua certo a detenere una posizione prioritaria, si affianca e si intreccia un ‘altro mercato’ che prende forma nelle relazioni e negli scambi appartenenti alla sfera della reciprocità e dei valori d’uso. Ed è così che si è fatto spazio un concetto di organizzazione no profit imprenditoriale, un’impresa a vocazione sociale di cui va promosso lo sviluppo, l’innovazione e la qualificazione dell’attività economica; “Work experience”, l’obiettivo è creare una rete di imprese disponibili ad ospitare giovani inoccupati per periodi prolungati di tirocinio formativo per favorire l’inserimento delle fasce più giovani della popolazione nel mercato del lavoro, contrastando il fenomeno della mancata assunzione per carenza di esperienza lavorativa; “Azioni di riqualificazione professionale e reimpiego di lavoratori coinvolti da crisi aziendali”, sostenendo processi, appunto, di riqualificazione professionale e outplacement dei lavoratori a rischio espulsione dal mercato del lavoro.
“Attenzione particolare è stata riservata alla veste grafica perché crediamo – ha affermato il consigliere Falotico – che la simbologia, nella comunicazione, sia un punto di partenza fondamentale. Ci siamo ispirati – ha precisato – al ‘Tangram’, un antico gioco di origine cinese, conosciuto come ‘ le sette pietre della saggezza’. Ogni misura proposta nel Pacchetto è simboleggiata da una immagine ed ogni figura è finalizzata al ‘suggerire’. Obiettivo finale del Tangram e, quindi, del Pacchetto è l’aumento della saggezza attraverso, questa volta, strumenti percorribili che diano risultati concreti. Abbiamo fatto delle ipotesi – ha concluso Falotico – senza pretendere di offrire il ‘Verbo’, ma cercando di suggerire la giusta operatività per risolvere il problema primario della Basilicata, quello dell’occupazione. Tutto questo nella piena convinzione che la qualità della classe politica si misura con la capacità di confronto e con quanto essa produce per la crescita e lo sviluppo del territorio”.