Filca Cisl: Sconcertanti le dichiarazioni dell'Anas

Il segretario La Torre considera letale la scelta di tagliare le risorse alle infrastrutture della Basilicata. Qui non si tratta di scavare e riempire buche, ma di realizzare opere che danno lavoro e migliorano la qualità di un territorio

Il segretario generale della Filca Cisl Basilicata, Michele La Torre, considera “sconcertanti le dichiarazioni dei dirigenti Anas circa la mancanza di risorse finanziarie per il completamento delle infrastrutture regionali”. Per il numero uno del sindacato edili della Cisl “qualcuno ai piani alti della politica nazionale deve aver deciso di cancellare la Basilicata dalla carta geografica, solo così si può spiegare una decisione che suona beffarda per le legittime aspettative delle famiglie e delle imprese lucane, che aspettano da decenni opere infrastrutturali di vitale importanza, specie per lo sviluppo delle aree interne e per rompere l'isolamento della regione”.

“Questa decisione – prosegue La Torre – rischia di essere letale per la tenuta del comparto edile, già alle prese con le lungaggini della pubblica amministrazione e con una crisi di commesse che non accenna a diminuire”. La Torre contesta in particolare la scelta del governo nazionale di tagliare “risorse che sarebbero, al contrario, fondamentali per il rilancio dell'economia. Quello che la nostra classe dirigente non vuole comprendere è che dalla crisi si esce solo investendo in opere pubbliche e tagliando i tempi morti che intercorrono tra l'appalto di un'opera e la sua effettiva realizzazione. Tutto il lavoro fatto in questi mesi dal sindacato per sbloccare le opere pubbliche e dare una prospettiva di lavoro alle migliaia di lavoratori espulsi del settore rischia di andare in fumo se non saranno reperite nuove risorse finanziarie”.

Secondo il segretario della Filca Cisl “risparmiare sulle opere pubbliche vuol dire non solo condannare la Basilicata al suo storico isolamento, ma allungare inesorabilmente la durata della crisi produttiva e occupazionale. Qui non si tratta di scavare e riempire buche – aggiunge La Torre – ma di realizzare opere che danno lavoro e migliorano la qualità di un territorio. Dinanzi alla resa incondizionata dichiarata dall'Anas, mi auguro che la Regione voglia adoperarsi con senso di responsabilità per reperire nelle pieghe del suo bilancio le risorse necessarie quanto meno al completamento delle opere stradali più urgenti. Se si ferma l'edilizia – conclude La Torre – si ferma tutta la Basilicata”.
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