Stamane vertice in prefettura, domani sit-in di protesta davanti alla Regione. Troiano: “Sulla vertenza intervenga il ministero dello Sviluppo economico”
Si allunga la lista delle aziende in crisi in Basilicata. Questa volta è la Firema, azienda di Tito Scalo che produce motori e quadri elettrici per locomotive, a denunciare problemi di liquidità e la conseguente impossibilità di corrispondere il salario ai circa 800 addetti, di cui 140 in forze nello stabilimento lucano del gruppo. Lo riferisce il segretario regionale della Fim Cisl Basilicata, Salvatore Troiano, a seguito dell'incontro in videoconferenza tenutosi ieri tra la Rsu e il management dell'azienda per fare il punto della situazione.
Nel corso dell'incontro i dirigenti della Firema hanno comunicato ai sindacati che non sarà corrisposta la prossima mensilità, mentre si annunciano difficoltà anche nella chiusura del bilancio societario, in scadenza il prossimo 31 luglio. Questa mattina la vertenza è approdata al tavolo del prefetto di Potenza e domani si annuncia una manifestazione di protesta dei lavoratori davanti alla Regione. Sempre domani, ma manca ancora l'ufficialità, si dovrebbe tenere un incontro con il governo regionale.
Secondo il segretario della Fim regionale Troiano “la crisi della Firema si inserisce nella crisi più generale che sta colpendo le aziende del comparto ferroviario, per questo abbiamo chiesto al prefetto di portare la questione al tavolo del ministero dello Sviluppo economico. Quello che non possiamo permetterci – conclude Troiano – è di perdere un altro pezzo storico dell'industria metalmeccanica lucana, mi auguro che, contrariamente a quanto accaduto in altre vertenze, si possa imboccare rapidamente un percorso di salvataggio che salvaguardi la produzione e l'occupazione”.
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