Un livello di istruzione, in provincia di Potenza, della fascia di età 15-19 anni pari al 96,8 per cento, superiore al dato nazionale (95,7 per cento); la partecipazione ad attività formative del 9 per cento di inoccupati, anche in questo caso, superiore al dato nazionale e meridionale che si attesta al 6,5 per cento; le assunzioni di laureati previste dalle imprese lucane rappresentano appena il 2,2 per cento del totale delle assunzioni, un dato marginale rispetto alla tendenza nazionale che si avvicina al 9 per cento. Sono questi i fattori di “forza” (capitale umano) e di “debolezza” (disoccupazione specie intellettuale) che vedono l’Apof-Il (Agenzia Provinciale per l’Orientamento, la Formazione e il Lavoro) di Potenza sostenere il modello fortemente innovativo dei Patti Formativi Locali presentato ieri dal presidente della Provincia Piero Lacorazza e dall’assessore provinciale alle Politiche del Lavoro Vito Antonio Rossi.
“Attraverso i servizi che gestiamo nei settori specifici dell’orientamento, dell’obbligo formativo, dell’apprendistato, dell’area disagio, e con la gestione diretta di attività corsuali e di tirocinio – sottolinea il presidente dell’Apof-Il, Antonio Giansanti – intendiamo dare un contributo alle azioni dei Pfl (Patti Formativi Locali) come struttura tecnico-progettuale. Da partner della fase di concertazione e soggetti protagonisti dei Pfl puntiamo in particolare all’attuazione di progetti per rafforzare le relazioni intergenerazionali nei settori artigianali e delle produzioni tipiche, a rischio di estinzione, e per contribuire a promuovere una rete di opportunità e di percorsi formativi per le donne e i cittadini del disagio sociale che sono gli anelli più deboli sul mercato del lavoro. Gli altri due aspetti rilevante del modello di sistema formativo-culturale voluto dalla Provincia di Potenza sono: da una parte la ripartizione territoriale in cinque aree dove sono già in attività le strutture periferiche dell’Apof-Il impegnate ad intercettare direttamente i bisogni del territorio; dall’altra l’integrazione con la rete scolastica per la migliore diffusione di metodologie di apprendimento basate su conoscenze teoriche e applicazioni pratiche in stretta connessione con le realtà produttive locali. L’Agenzia ha dunque competenze e professionalità ampiamente sperimentate che – conclude Giansanti – sono certo risulteranno preziose per il raggiungimento degli obiettivi prefissi con i Pfl”.
BAS 05