Venerdí conferenza stampa Singetta (Api) su pdl Alzheimer

Sarà illustrata la pdl su “Interventi regionali in favore di soggetti affetti da malattia di Alzheimer e sindromi dementigene ad essa correlate”. Sarà presente Cristiana Coviello, presidente dell’Associazione Alzheimer Basilicata

Il consigliere regionale di Alleanza per l’Italia, Alessandro Singetta, presenterà venerdì 3 giugno, nel corso di una conferenza stampa che si terrà presso la Sala 3 del palazzo del Consiglio regionale, a partire dalle ore 10.30, la proposta di legge su “Interventi regionali in favore di soggetti affetti da malattia di Alzheimer e sindromi dementigene ad essa correlate”, nata come “una iniziativa volta a colmare le lacune ‘legislative’ in materia di Alzheimer e, soprattutto, come strumento atto a potenziare, migliorare, integrare o, laddove inesistenti, creare ex novo servizi, assistenza e supporto per i soggetti affetti da questo morbo e per le loro famiglie”.

Il consigliere Singetta ha così sintetizzato la volontà insita nella sua iniziativa legislativa “con la quale – ha precisato – si è cercato di inquadrare in un unico strumento legislativo, anche attraverso il confronto e la collaborazione con l’Associazione Alzheimer Basilicata, gli interventi necessari, le carenze dell’attuale sistema assistenziale, i bisogni (sia di natura finanziaria che sociale) dei malati di Alzheimer e dei loro caregiver, per intervenire in maniera concreta nel campo del morbo di Alzheimer, prevedendo una serie di interventi volti a sensibilizzare l’opinione pubblica lucana sul decorso e sugli effetti (a livello sociale ed economico) che questa malattia comporta, attraverso lo sviluppo di una comunicazione ed informazione mirata ma, soprattutto – ha sottolineato Singetta – a considerare il morbo di Alzheimer come una priorità in fatto di salute pubblica”.

“La sempre più ampia e crescente diffusione del morbo di Alzheimer nella popolazione (sono circa 6 mila i malati in Basilicata), la limitata e non comunque risolutiva efficacia delle terapie disponibili, e gli enormi impatti in termini di risorse necessarie (emotive, organizzative ed economiche) che ricadono sui familiari dei malati, lo rendono una delle patologie a più grave impatto sociale del mondo. Per questo – conclude l’esponente di Api – ritengo doveroso garantire adeguata tutela ed assistenza ai soggetti affetti da questa malattia, perché è necessario regolamentare, anche a livello regionale, la rete di interventi a sostegno di questi soggetti, nonché fornire sostegno economico ai familiari che si trovano in una condizione economica svantaggiata, volto a garantire la qualità e la costanza dell’assistenza, della riabilitazione e della cura durante tutte le fasi della malattia del loro congiunto”.

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