“Nei giorni scorsi il Consiglio Regionale di Basilicata ha approvato la legge di iniziativa popolare “spazi di confronto al femminile” che il sindacato confederale lucano, CGIL, CISL e UIL, ha presentato, con il coinvolgimento di migliaia di lavoratrici e lavoratori nel lontano 2000. Come si suol dire: meglio tardi che mai”. Lo affermano in un comunicato i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil.
“È certamente un fatto positivo l’avvenuta approvazione di un testo – prosegue la nota sindacale – che amplia gli spazi di partecipazione per le donne della nostra regione e restituisce rappresentanza alle organizzazioni sociali all’interno di un quadro troppo spesso caratterizzato dall’ingerenza delle formazioni politiche e da un regolamento attestato ad un percorso burocratico per addetti ai lavori.
Riteniamo che l’adeguamento della legislazione, al fine di incentivare gli spazi e i luoghi della partecipazione, risponda al cambiamento sociale intervenuto in questi anni, anche nella nostra regione. Con questo atto sarà possibile creare un diverso e più attivo protagonismo delle donne, in grado di offrire strumenti e strutture accessibili e di far assumere a tutte le istituzioni le ragioni del disagio femminile, attraverso azioni concrete mirate in modo particolare al mondo del lavoro, tentando di invertire il primato negativo della nostra realtà in termini occupazionali.
Siamo certi che, anche per questa via, sarà possibile modificare quel retaggio culturale presente ancora oggi anche nella nostra regione, e riconoscere invece il ruolo attivo delle donne nella società civile.
Spetta a tutti noi il compito di esercitare con rigore le funzioni democratiche per affermare i valori della nostra Carta Costituzionale e vigilare sul concreto rispetto di diritti e doveri di cittadinanza”.