“La campagna nazionale della Uil “meno costi della politica=meno tasse”, che ha registrato il 16 giugno scorso un’ulteriore tappa di mobilitazione insieme alla Cisl con la manifestazione nazionale di Roma, comincia a dare significativi risultati nazionali mentre sul piano regionale è di rilievo l’ulteriore impegno assunto dal segretario regionale del Pd Speranza di intensificare ulteriormente ogni azione per ridurre i costi della politica nella nostra regione”.
A sostenerlo è il segretario generale regionale della Uil lucana Carmine Vaccaro, evidenziando che tra le misure annunciate dal ministro Tremonti e in attesa di approvazione, sono sicuramente positive quelle riferite ai compensi pubblici erogati a qualsiasi titolo, politico o di pubblico servizio, ed a qualsiasi livello, tanto centrale quanto regionale, provinciale o comunale, da allineare ai corrispondenti titoli europei, come il giro di vite su benefit e vitalizi di parlamentari e rappresentanti istituzionali, sulle auto blu e gli aerei di Stato. Nel sottolineare che secondo i dati dello studio della Uil nazionale, i costi della politica diretti e indiretti ammontano a 24,7 miliardi di euro (solo le auto blu e quelle grigie, secondo una stima molto prudente, costano 4,4 miliardi l'anno), pari al 2 per cento del Pil e al 12,6 per cento del gettito Irpef, Vaccaro sottolinea che “con una riforma delle istituzioni e tagli agli sprechi possono essere ridotti di 10,1 miliardi, cifra che equivarrebbe all'azzeramento delle addizionali regionali e comunali Irpef o a far ottenere a lavoratori dipendenti e pensionati una permanente detassazione della tredicesima con un vantaggio economico pari a circa 400 euro in busta paga. 'In Italia – aggiunge – spendiamo il 30per cento in più per il funzionamento della politica, con una dinamica di crescita doppia rispetto agli altri Paesi dell'area euro. La strada che abbiamo indicato non sarà facile, ci saranno ostacoli da parte del sistema politico che in Italia è pesante ma siamo convinti che questa è una cosa da fare, un obiettivo da raggiungere, e forse siamo sulla buona strada''. Secondo il leader della Uil, ''una presa di coscienza andrebbe a beneficio del Paese, consentirebbe ai nostri uomini politici di avere un atteggiamento più morigerato, restituirebbe un po' più di credibilità alla politica italiana, prevenendo i casi di sprechi denunciati ogni anno dalla Corte dei Conti in tutt’Italia''.
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