“La generosa disponibilità che oggi ci viene dalla presenza in Basilicata di S.E. il Cardinal Bagnasco ci deve portare ad avviare un confronto sui temi di più stretta attualità, partendo dalla passione e dal quotidiano impegno professionale e le personali capacità – prima di tutti quella di leggere in filigrana il presente che oggi caratterizzano i giovani, in particolar modo i giovani dell’UdC”. Lo ha detto Francesco Coviello (Giovani Udc), commentando la presenza del cardinale Bagnasco a Melfi, dove presenzierà all’inaugurazione del Museo diocesano.
“È giunto il tempo del riscatto sociale, economico e politico di un Sud troppe volte pensato da altri o lasciato al corso degli eventi, tornato ad essere nuovamente terra di emigrazione. È il testimoniare una propria dimensione di impegno che non ha pretese di autosufficienza, ma ri-cerca l’altro, l’insieme.
In questa prospettiva di ripartenza, la presenza di S. E. il card. Bagnasco assume, dunque, un valore simbolico ben preciso: la conferma della particolare attenzione della comunità ecclesiale nazionale nei confronti del Mezzogiorno, ripresa in quello straordinario documento che è: “Per un Paese solidale. Chiesa italiana e Mezzogiorno.”
«Il problema dell’occupazione non è calato, ma, semmai, accresciuto. E i timori non sono ingiustificati». Le parole del Cardinale Bagnasco, si mostrano di straordinaria (e drammatica) attualità se rapportate alla situazione occupazionale lucana, alla luce anche di una nuova e accresciuta questione meridionale che vede in noi giovani le prime vittime.
E infatti insindacabile il dato dell’aumento della disoccupazione giovanile nella nostra Regione e di conseguenza dei giovani che né hanno un lavoro né svolgono un’attività di studio o formazione, i cosiddetti NEET ( Not in Education, Employment or Training)”.
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