Presentata una proposta per passare dal voto limitato al voto separato
Il gruppo del Pdl in Consiglio regionale ha presentato oggi una proposta di modifica delle norme di elezione dell’Ufficio di Presidenza superando la logica del “voto limitato” e passando a quella del “voto separato”.
“Nello specifico – spiega il capogruppo Nicola Pagliuca – questa modifica non consentirà più alcuna interferenza a chi, non comprendendo il valore dell’istituzione nella quale è stato eletto, si diverte nel gioco delle incursioni. Personalmente sono un convinto assertore del principio della delegificazione e ritengo superflue tante norme comportamentali come quella che abbiamo dovuto proporre ma, l’ennesima scorrettezza verificatasi nell’aula del consiglio mi ha indotto a rompere ogni indugio ed a presentare, con la firma di tutti i colleghi del Pdl, la modifica in parola.
“La serietà ed il rispetto verso le Istituzioni – afferma ancora Pagliuca – sono state ampiamente dimostrate in questi anni attraverso comportamenti sempre votati alla distinzione dei ruoli. Purtroppo, nonostante questa linearità, abbiamo dovuto subire gli strali di tanti pseudo moralisti che ci hanno accusato, alla bisogna, di essere ‘inciucisti’ o blandi nella opposizione. Mai nulla di più falso! Ancora una volta, abbiamo dimostrato di tenere alle Istituzioni ed il nostro comportamento è stato la logica conseguenza di quanto è avvenuto. Non ci è sfuggita la presa di posizione del capogruppo del Pd che ha saputo dare giusto valore all’accaduto reagendo con il dovuto piglio e ci confortano le prese di posizione di tanti colleghi di maggioranza che sono intervenuti al riguardo. Ci fanno sorridere alcuni interventi protesi alla giustificazione dell’accaduto provenienti da menti contorte, naturalmente vocate alla confusione! Nessuno intende vietare la formazione di altri ‘poli’, non è nella nostra cultura interferire con le volontà altrui, ad ognuno la libertà di collocarsi dove vuole, ma parlare di terzo polo allargando i confini di questa formazione a componenti della maggioranza, qualificabili come tali per la presenza in giunta regionale, ci sembra un atto di offesa alla nostra intelligenza”.
“L’elezione diretta del presidente della Regione – aggiunge ancora il capogruppo del Pdl – impone la formazione di una maggioranza chiara e di una minoranza altrettanto chiara nella quale possono coesistere tante opposizioni. Le regole di convivenza del Consiglio prevedono questa fattispecie ed è solo per tale motivo che il voto per l’Ufficio di Presidenza è ‘limitato’, la maggioranza ha diritto di eleggere uno dei due componenti e la minoranza, il secondo. Quando pezzi della maggioranza si staccano per determinare un diverso esito della votazione della minoranza, si produce un effetto ingiustificabile sul piano della correttezza del rapporto nelle istituzioni”.
“Le dimissioni da ogni incarico istituzionale, ancora una volta, rappresentano la forza che intendiamo imprimere alla nostra azione ma sempre nel rispetto totale delle regole della democrazia. Non abbiamo inteso cercare scorciatoie in aula per difenderci dall’incursione fatta ed ora non intendiamo accontentarci della pacca sulla spalla. Lo strappo si può e si deve recuperare – conclude Pagliuca – attraverso un ‘reset’ di quanto avvenuto. Confidiamo nell’operato del presidente del Consiglio e del presidente della Giunta che più degli altri hanno la responsabilità di garantire il corretto funzionamento delle istituzioni. Ci sono all’orizzonte appuntamenti importanti proprio sul fronte della riscrittura delle regole e quanto è avvenuto non è un viatico di buon andamento dei lavori. La proposta presentata è un primo atto che chiediamo alla maggioranza finalizzato al riconoscimento pieno del ruolo della opposizione che, per il suo funzionamento e per la sua riconoscibilità, ha bisogno di regole certe e di ambiti definiti nei quali muoversi in perfetta autonomia e senza ‘dipendenza’ alcuna dalla maggioranza”.