Verdi Basiicata su esito Referendum

“Abbiamo appreso con un grosso sospiro di sollievo la notizia del raggiungimento del quorum sui quesiti referendari, e siamo felici per questo risultato".

"Riteniamo che in questa occasione il popolo italiano abbia dimostrato di non essere così sclerotizzato come spesso si tende a far credere, e di questo ne siamo felici. Ma, passato il momento dei festeggiamenti, bisogna tornare subito a lavorare poichè il referendum non rappresenta che un piccolo passo verso un obiettivo ancora tutto da costruire. E di questo lavoro non può che farsi carico il centrosinistra, altrimenti questo risultato potrebbe trasformarsi in un boomerang e ritorcersi contro le stesse forze che lo hanno promosso”. Lo afferma in un comunicato la Federazione regionale dei Verdi di Basilicata.
“Con particolare riferimento al tema dell’acqua, – prosegue la nota – bisogna infatti ricordare che la legge appena abrogata, che obbliga il passaggio alla gestione privata degli acquedotti e dei servizi in generale, è figlia di una ideologia che ha corroso negli ultimi decenni la credibilità del “pubblico” di gestire alcunché, soltanto con questa premessa è stato possibile teorizzare la gestione privata finanche di un bene sociale quale è l’acqua. E proprio su questo terreno (la capacità del pubblico di gestire servizi a rilevanza sociale) che ci giochiamo il futuro nel senso che si decide se l’Italia si saprà incamminare verso un percorso di modernizzazione autentica, oppure fatalmente si avvilupperà su se stessa per puntare verso un ritorno ad un nuovo medioevo. La vittoria ai referendum è un passo nella giusta direzione, ma non dà alcuna garanzia che la classe politica italiana (anche quella del centrosinistra) saprà imboccare la strada giusta verso la modernità. La condizione affinché ciò possa avverarsi passa, quindi, per la ricostruzione della credibilità del pubblico nel campo della gestione dei servizi a rilevanza sociale. Sembra un obiettivo da nulla, ma in realtà ciò presuppone una rivoluzione nella prassi gestionale della politica. Si tratta insomma di iniettare nella politica a dosi massicce efficienza, meritocrazia e demeritocrazia (intendendo con ciò il mandare a casa chi non dimostra merito nella gestione dei servizi pubblici)”.

BAS 05

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