“La ‘buona sanità’ ha il volto di oltre 600 lavoratori dipendenti delle strutture private convenzionate con il SSR che hanno affollato nel pomeriggio a Potenza la sala conferenze dell’Ordine dei Medici della provincia di Potenza per partecipare insieme ai dirigenti di Anisap Basilicata, Ffederbiologi, Fesnap, Federlab e Sanità Futura alla giornata di mobilitazione e di protesta”. Lo si apprende da un comunicato diffuso dall’ufficio stampa dell’Anisap al termine dell’incontro di ieri pomeriggio.
“Una prima iniziativa – prosegue la nota – con l’obiettivo di esprimere preoccupazione per la tenuta di posti di lavoro e il mantenimento qualitativo e quantitativo di servizi all’utenza specie nei centri minori e periferici e manifestare contro i provvedimenti regionali in corso di approvazione con il ddl Assestamento Bilancio 2011 della Regione , che recano una serie di disposizioni estremamente penalizzanti, se non punitive.
Lo scenario che si presenta a seguito degli ultimi provvedimenti regionali in materia di Sanità privata contenuti nel disegno di legge della Giunta Regionale sull’Assestamento al Bilancio 2011 – sottolinea la nota dell’Anisap – prevede:
abbassamento delle tariffe con un netto passo indietro rispetto agli adeguamenti che solo nel vicino 2009 erano stati oggetto di una lunga battaglia per essere con fatica adeguati ai livelli odierni; abbassamento del budget annuo con effetto retroattivo; una situazione di arbitrarietà riguardo le revoche di autorizzazioni all’erogazione di prestazioni private, senza il rispetto dell’iter istituzionale, conforme a decisioni di tale portata; appesantimento burocratico nello svolgimento delle normali attività; ingiustificato ermetismo da parte degli uffici su dati pubblici alla base delle pesanti decisioni in materia di sanità e sull’effettiva consistenza del deficit complessivo; mancanza di trasparenza nelle procedure di rilevamento dei fabbisogni e di assegnazione dei “tetti” alle strutture sanitarie convenzionate con il SSR.
I provvedimenti in corso di approvazione, atti a ridurre drasticamente l’offerta agli utenti dei servizi convenzionati – a parere di Anisap Basilicata, Federbiologi, Fesnap, Federlab E Sanita’ Futura – mortificano non solo la libera iniziativa imprenditoriale – così necessaria e complementare al settore sanitario pubblico per nulla in grado di coprire il fabbisogno regionale dell’utenza.
Queste le richieste del Comitato di Crisi, – prosegue il documento – in nome e per conto di tutte le strutture private accreditate regionali, ribadite nella manifestazione:
1. revoca della manovra negli articoli 8 e 9 del disegno di legge della giunta riguardanti i CEA (Centri Esterni di Assistenza); 2. apertura di un tavolo di confronto che lavori in maniera trasparente e su dati reali; 3. verifica della sostenibilità di quanto richiesto ai CEA; 4. equiparazione tra strutture private accreditate e strutture pubbliche, così come previsto per legge (D. Lgs. n. 229/99 e DGR n. 104/2010); 5. liberalizzazione delle autorizzazioni sanitarie per attività in regime privatistico.
Si pensi che solo per quanto riguarda l'attività dei Laboratori di Analisi, dallo studio effettuato dalle Associazioni di categoria risulta che la regressione tariffaria di cui alla manovra di assestamento di bilancio incide per il 6 -7% sull'intero importo, ossia € 750.000,00 circa, con una forte penalizzazione per i piccoli laboratori di analisi ubicati in zone decentrate rispetto ai presidi ospedalieri ed ai capoluoghi di provincia. Analoghe e pesanti riduzioni sono previsti anche per le prestazioni riabilitative e diagnostiche.
Di qui l’appello all’assessore Martorano, al presidente De Filippo e a tutti i consiglieri regionali – conclude il comunicato – a tenere conto di queste problematiche prima di approvare una manovra che il Governatore vorrebbe “blindata” e quindi senza possibilità di modifiche e integrazioni”.
BAS 05