Si è svolta oggi, nella sala conferenze della Camera di Commercio di Potenza, l'Assemblea Quadri e Dirigenti Coldiretti Basilicata. Alla presenza di centinaia di soci, ha aperto i lavori Giuseppe Brillante, direttore Coldiretti Basilicata, che – si legge in un comunicato – ha puntato l'attenzione “sul netto ritardo che la Regione Basilicata ha sull'attuazione e sulla spesa del PSR (Programma di sviluppo rurale) Basilicata. Ad oggi, solo il 21,28 % della spesa programmata fino al 2013 è stata effettivamente erogata. Attivate e pagate per lo più le misure di aiuto ad ettaro e quelle di trascinamento. Nulla è stato speso per le misure d'investimento. Questo significa che, effettivamente, ai singoli imprenditori agricoli pronti ad investire le proprie risorse per la crescita, la competitività e l'efficienza del settore primario lucano, lungaggini burocratiche e ritardi, impediscono di specializzare e migliorare le proprie aziende. Ad oggi sono state avviate le misure 112, 121, 123A,123B, 125 A, 125 B, il primo e il secondo bando della 311. Approvati gli 11 Pif (Progetti Integrati di Filiera) territoriali e i 5 Regionali, di cui 3 (Carni, Cerealicolo, Ortofrutta), approvati con definizione dei Partner e delle somme destinate alla realizzazione dei progetti. Tutte le misure del PSR sono state attivate sui PIF, ed a breve verranno pubblicati i bandi sulle singole misure 124, 313 A e B, 132, 223, 121,227,312 e 114. Continua a persistere, però. l'assenza assoluta di decreti di pagamento ai singoli imprenditori agricoli per le misure di investimento. Erogati oltre 26 milioni per la forestazione alle vecchie Comunità Montane e 9 milioni per il Fondo di Garanzia all’Ismea. Urge, per rilanciare il settore agricolo lucano, – ha sottolineato Brillante – creare le condizioni politiche e gestionali per una macchina burocratica efficace ed efficiente, che riesca ad incidere e dare risposte veloci al settore primario lucano. I tempi delle aziende agricole non sono biblici come quelli della politica. Ad oggi sono più i progetti rigettati che quelli ammessi. Per la mis. 132 (sistemi di qualità) una sola domanda approvata su 33 presentate, per la Mis. 311 (energia alternative) 37 progetti approvati su 124 presentati. Per la Mis.112 (Giovani primo insediamento) 123 progetti rigettati e 195 ammessi, si attende la sorte dei 1132 progetti presentati per la mis. 211 (miglioramento aziendale) di cui si vocifera un taglio generalizzato. Non è più possibile tollerare i ritardi dei pagamenti di Agea-Arbea, che ha oltre 9000 pratiche bloccate a partire dal 2006. Inoltre, come ha già fatto il Cosorzio di Bonifica Bradano-Metaponto, è necessario che venga applicata la legge di orientamento in agricoltura, in modo che le aziende agricole possano stipulare contratti territoriali con la Pubblica amministrazione per la tenuta e la salvaguardia del territorio così da evitare di nuovo disastri ambientali come quello del 1 Marzo. È necessario, a tal riguardo, che la Regione Basilicata, oltre a chiedere giustamente che il Governo Nazionale non adotti due pesi e due misure per le diverse zone del territorio italiano, faccia partire i decreti di pagamento per i 2 milioni di euro che si è impegnata a investire in favore delle aziende agricole del metapontino alluvionate”.
L'assemblea è proseguita con gli interventi di Saverio D'Alessandro, Presidente Coldiretti Potenza e dei presidenti e dirigenti di sezione.
Piergiorgio Quarto, Presidente Coldiretti Basilicata, ha chiuso l'assemblea, presentando i passi in avanti fatti dall'Organizzazione per la costruzione di una filiera tutta italiana e firmata dagli agricoltori. “Dopo oltre un anno di attività, grazie al consenso dei consumatori, – ha detto – si è rinsaldato l'appuntamento con il Mercato di Campagna Amica di Potenza e Matera. È stato aperto un punto vendita Campagna Amica in via Isca del Pioppo a Potenza e oltre 50 sono i punti vendita aziendali accreditati Campagna Amica, sparsi sul territorio regionale. “I successi ottenuti, ci spronano ad andare avanti. Coldiretti continuerà a combattere contro l'agropirateria e il furto di immagine e di valore a danno del Made in Italy. Dopo l'ennesimo scandalo del Batterio Killer e la conseguente perdita di milioni di euro per il settore ortofrutticolo lucano, urge un'etichettatura chiara e trasparente che premi la qualità, il lavoro degli imprenditori agricoli e la salute dei consumatori”.
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