Per il consigliere regionale dell’Idv la politica meridionale deve saper rafforzare impegno e vigilanza sui temi della legalità e della trasparenza
“Il successo popolare di De Magistris di proporzioni tali per consensi quasi plebiscitari ottenuti da assestare al Pdl di Lettieri una sconfitta senza attenuanti è il segnale di una svolta storica per la Città di Napoli che, da sempre considerata capitale del Mezzogiorno, avrà influenze anche in città medio – grandi e centri minori del Sud. Del resto, il legame tra comunità meridionali e De Magistris è già ampiamente testimoniato dalle oltre 400 mila preferenze ottenute per la sua elezione ad europarlamentare della circoscrizione sud, di cui anche la Basilicata fa parte. Il progetto del nuovo sindaco per regalare alla città di Napoli una nuova stagione etico – politica è stato premiato dagli elettori perché si è posto ben oltre il tradizionale cartello di partiti del centrosinistra ed ha puntato ad una vasta convergenza con le realtà sociali, associazioni civili, movimenti, comitati civici”. E’ il commento del consigliere regionale dell’Idv Antonio Autilio.
“Sono certo che la sua elezione a sindaco di Napoli – aggiunge l’esponente dell’Idv – possa rappresentare un simbolo importante di riscatto non solo per tutto il ‘popolo meridionale’ di Idv, dirigenti e consiglieri di enti locali che guardano alla sua strategia, ma anche per tutti i cittadini che continuano a credere possibile la partecipazione della società civile nei governi locali, costruendo nuove condizioni di cittadinanza attiva per cambiare dal basso. Un segnale che la politica meridionale deve saper cogliere ed interpretare per rafforzare impegno e vigilanza sui temi della legalità, della trasparenza, dello sviluppo eco-compatibile, del buongoverno locale in tutto il Mezzogiorno. Un segnale anche per il centrosinistra che dopo la vittoria di Pisapia a Milano ha bisogno di riflettere su come rimodulare la coalizione ed elevare la qualità dell’opposizione al governo di centrodestra per proporsi come reale alternativa”.