Si è riunito oggi, presso il Park Hotel di Potenza, il Comitato Direttivo dello Spi CGIL di Basilicata.
All'ordine del giorno la discussione sul risultato elettorale delle elezioni amministrative, l'organizzazione per la partecipazione alla festa di Liberetà di Salerno, il 18 giugno, la serie di attività da mettere in campo dopo il grande sciopero generale del 6 maggio, l'impegno per il raggiungimento del quorum nel referendum del 12 e 13 giugno prossimi.
Il CD ha espresso soddisfazione per il risultato delle consultazioni amministrative, in cui è stato chiaro il segnale dato dalle persone che hanno scelto di cambiare rotta, di dare fiducia a chi, in maniera sobria e decisa, da tempo sta denunciando le difficoltà del Paese, l'immobilità del Governo nell'affrontare questioni come le politiche di welfare, il sostegno alla scuola pubblica, le politiche di sviluppo economico, le questioni legate ai bisogni dei pensionati.
Oggi è l'alba di un nuovo giorno, ha sottolineato Maria Lorusso, nella sua relazione introduttiva, il risultato elettorale è stato un segnale chiaro ed inequivocabile di richiesta di cambiamento forte in tutto il Paese, a Milano come a Napoli, a Trieste a Cagliari e a Crotone i cittadini, con un plebiscito di popolo, hanno voluto dire al governo Berlusconi che il Paese è fermo da troppo tempo.
Berlusconi ha caricato di significato politico le elezioni amministrative chiedendo un giudizio definitivo sull’operato del suo governo: ha avuto dagli italiani la risposta giusta.
La Cgil è stata sempre in campo e non ha mai smesso di scioperare e di manifestare nelle piazze non ultimo lo sciopero del 6 maggio.
Il risultato elettorale e la richiesta di cambiamento che è venuta dai cittadini consegna a tutte le forze progressiste, compreso il movimento sindacale, una grande responsabilità nell’affrontare le questioni sul tappeto per ricercare le risposte più adeguate.
Un impegno sindacale, oltre che civile e morale, che deve continuare, per costruire una coscienza condivisa, per arrivare al raggiungimento degli obiettivi che la CGIL ha focalizzato e che mettono al centro i bisogni delle persone più deboli, dei giovani, delle donne, dei pensionati che più di tutti stanno subendo gli effetti devastanti della crisi economica globale.
Nello stesso modo in cui abbiamo partecipato alla straordinaria riuscita dello sciopero generale del 6 maggio, dobbiamo impegnarci perché il 18 giugno, in piazza a Salerno, si percepisca la necessità del cambiamento, ripartendo da un nuovo e necessario patto intergenerazionale.
Il risultato elettorale ci ha dato speranza, ha concluso Lorusso, che deve essere trasformata in forza e determinazione per ridare alla gente diritti e dignità. Una primo banco di prova, in questo senso, sarà il raggiungimento del quorum nella consultazione referendaria del 12 e 13 giugno, perchè l'acqua pubblica, le energie pulite e rinnovabili, la giustizia, non siano concetti da enunciare in maniera vuota, ma principi e valori intorno ai quali costruire il futuro nel nostro Paese.
In Basilicata chiediamo al governo regionale risposte concrete sulle questioni socio-sanitarie a partire dalla riduzione delle liste di attesa per quanto riguarda la erogazione dei servizi sanitari.
Ai lavori è intervenuto anche Antonio Pepe segretario generale della CGIL Basilicata, che ha sottolineato la necessità di continuare ad impegnarsi perché anche su base regionale, dove CGIL, CISL e UIL hanno presentato una piattaforma sullo sviluppo che non può e non deve rimanere lettera morta, ma deve trovare reale interpretazione da parte del Governo regionale, a partire dalla contrattazione sociale.
I lavori del Comitato Direttivo sono stati conclusi da Attilio Arseni, segretario nazionale SPI che ha tirato le somme della discussione invitando tutti ad impiegare il massimo delle energie per ribadire i punti della piattaforma programmatica della CGIL, rinnovando l’invito a partecipare numerosi alla mobilitazione del 18 giugno p.v. a Salerno.
BAS 05