Il consigliere regionale del Pdl replica al presidente di Aql sottolineando che occorre “lasciar stare ‘pretesti’ legislativi e ricordarsi che come tutti gli incarichi politici ha l’obbligo morale di rendere conto ai cittadini”
“Il 10 gennaio ho presentato un’interrogazione per chiedere alcuni chiarimenti riguardanti una consulenza stipulata dall’Acquedotto lucano che ricordo essere una società per azioni, partecipata per il 49 per cento dalla Regione e dal 51 per cento dai Comuni della Basilicata. Rimarco questo ‘particolare’, poiché nella risposta il presidente di Aql, Egidio Mitidieri, precisa che fornisce le informazioni sull’operato della società per puro spirito di collaborazione e rispetto verso il Presidente della Regione, in quanto l’assetto privatistico l’assoggetta alla disciplina civilista, e quindi svincolato dalle previsioni contenute nell’articolo 4 del Regolamento del Consiglio regionale”. E’ la replica del consigliere regionale el Pdl, a Gianni Rosa al presidente di Aql, Egidio Mitidieri.
“Al già presidente del Consiglio regionale Mitidieri – dice Rosa – rammento che presiede una Spa a intero capitale pubblico, finanziata interamente da denaro pubblico compreso il suo lauto stipendio. Quindi, lasci stare ‘pretesti’ legislativi e si ricordi che come tutti gli incarichi politici ha l’obbligo morale di rendere conto ai cittadini. Nel merito, la risposta di Aql non mi ha chiarito alcuni dubbi sulla consulenza affidata al dott. Di Pilato dal 10 gennaio 2011 al 10 febbraio 2011, con un compenso di euro 4.500. In primis, da notare la singolare coincidenza, la data della mia interrogazione corrisponde con la data dell’incarico, ma a parte gli ‘scherzi del destino’, non vorrei aver inciso sulla durata del contratto. Aql fa sapere che tale consulenza è stata assegnata per intuitu personae ed è motivata dal crescente numero di sinistri causati dall’attività e richieste di risarcimento danni. Pertanto, onde evitare di utilizzare personale dipendente in possesso dei requisiti indicati e non penalizzare così le attività in essere dell’ente ci si è rivolti all’esterno. Inoltre, il presidente Mitidieri fa sapere che il professionista in questione ha relazionato sul lavoro svolto con un report analizzato dal Consiglio di Amministrazione, che ha condiviso l’attività svolta, le proposte e le soluzioni prospettate. Considerato che – sottolinea Rosa – la tipologia dell’incarico presuppone un lavoro protratto nel tempo, potrei sbagliarmi a riguardo, ho richiesto una copia del report di fine lavoro redatto dal dott. Di Pilato a termine della consulenza, e gli atti dove sono riportati le determinazioni del Consiglio di Amministrazione di Aql. Inoltre, ho chiesto anche se, casomai, la collaborazione mensile sia stata reiterata, eventualmente con quali mansioni, o da chi siano state svolte successivamente le relative attività”.
“Evidentemente – a giudizio dell’esponente del Pdl – è il caso di conoscere il curriculum vitae del citato professionista che il Presidente di Aql avrà sicuramente valutato per effettuare la sua scelta per intuitu personae. Reputo che un avviso di evidenza pubblica, avrebbe soddisfatto in pieno i requisiti della trasparenza e della meritocrazia ed offrendo a qualche talento lucano una possibilità di lavoro. Chiaramente un avviso aperto a tutti e, quindi, anche al professionista individuato dal ‘manager politico’ prestato alla guida della Spa Acquedotto Lucano. Mi chiedo – è la domanda di Rosa – cosa pensa a riguardo il presidente De Filippo, se ritiene da socio rappresentate che pesa per il 49 per cento di suggerire al nuovo management, da nominare nei prossimi giorni, di rettificare il modus operandi indirizzandolo verso scelte caratterizzate da maggiore saggezza”.