Il consigliere regionale e comunale del Pdl, Michele Napoli, è intervenuto in merito alla questione ambientale
“I dati pubblicata dall’Arpab – dice Napoli – hanno evidenziato una situazione di pericoloso inquinamento riguardante le condizioni delle falde acquifere presenti nei pressi dell’inceneritore La Fenice. Elementi fortemente nocivi che non possono non destare preoccupazione e necessitare le dovute attenzione sui modelli di smaltimento dei rifiuti che vengono applicati in Fenice. Ma, partendo proprio dall’esempio che ci viene della situazione dell’inceneritore presente nei pressi della Sata di Melfi, non si può non guardare con attenzione alla situazione del Centro Oli di Viggiano che intercetta diversi corsi d’acqua che alimentano la diga del Pertusillo”.
“E’ evidente – sostiene Napoli – che negli ultimi anni la nostra regione sta vivendo una vera e propria aggressione ambientale alla quale è necessario far fronte con urgenza considerato che viene messa seriamente a rischio la salubrità del nostro territorio. A questo punto, con la prospettiva dell’incremento dell’attività estrattiva petrolifera, è fondamentale attivare tutti quei canali di sicurezza che devono portare ad un monitoraggio ambientale serio, utile ad evitare danni irreparabili. E’ una sollecitazione che i nostri amministratori devono cogliere se per davvero intendono dare priorità alle politiche ambientali in una regione che sulla sua bellezza paesaggistica può costruire tanta ricchezza. Oggi, purtroppo, non sappiamo su quali garanzie poter contare considerato che non si conoscono le specificità dei controlli a cui si è inteso sottoporre l’intero territorio regionale. Abbiamo sempre sostenuto che le estrazioni petrolifere, se ben gestite, possono costituire una risorsa per la Basilicata, anche dal punto di vista economico, ma riteniamo altrettanto importante sorvegliare sulle scelte che la Giunta regionale dovrà operare per evitare che il maggior patrimonio della nostra regione, costituito dalle bellezze naturali, venga minacciato mettendo a rischio anche la salute dei cittadini”.
