Sinceramente non vuol essere un commento o una valutazione personale sulla nomina del nuovo Direttore generale del San Carlo di Potenza ma una costatazione sui criteri usati. Possibile che ogni volta assistiamo solo a nomine extra regionali per la Regione Basilicata”. E’ quanto dichiarato dal vice presidente vicario del Consiglio provinciale di Potenza, Romano Cupparo.
“Infatti anche per il San Carlo di Potenza – continua Cupparo – la Regione Basilicata ha optato o ha deciso di nominare un direttore generale forestiero per i lucani. Certamente non vuole essere un’attenzione particolare intorno al maggiore Ospedale della Regione Basilicata, o verso decisioni da parte della Giunta regionale negli atti e nei fatti.
Ma è una personale riflessione per una decisione repentina ed inusuale, con la quale il Presidente della Regione De Filippo ha rotto gli indugi e, nominato il nuovo direttore generale del San Carlo. Perché forse dopo tante ore di «empasse» e veti incrociati, specie tra Margherita e Ds del PD lucano, ma anche all’interno degli stessi partiti, De Filippo si è forse «smarcato» dal groviglio che rischiava di prorogarsi chissà fino a quando.
In molti hanno appreso la nomina dalla stampa o dal sito telematico della Regione, il che sicuramente non sembra il massimo del galateo politico. E così, come spesso accade, tra i due litiganti (Margherita e Ds) il terzo gode: da ciò è conseguita la nomina di Des Dorides alla guida del San Carlo di Potenza.
In ogni caso – continua Cupparo- ci auguriamo che il professor Des Dorides possa davvero, anche per la sua prestigiosa esperienza professionale, risollevare le sorti del S. Carlo, soprattutto perché le attese degli utenti lucani sono tutte per il promesso rilancio della sanità regionale.
Certo è che una situazione che ha scontentato in molti nella maggioranza di centro sinistra lucano, bisognerà ora vedere se gli attuali vertici rimarranno stabili anche alla vigilia del altre imminenti nomine regionali.
Indubbiamente se il presidente De Filippo vuole davvero valorizzare le eccellenze lucane, con questo modo di operare e così facendo non dà alcuna possibilità alle professionalità locali di mettere in evidenza le proprie abilità manageriali”.
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