Il consigliere regionale di Alleanza per l’Italia plaude alla nascita di “un intergruppo di consultazione permanente e laboratorio politico per consolidamento terzo polo”
“La decisione dei consiglieri regionali Falotico, Mollica e Navazio di dar vita ad un intergruppo di consultazione permanente, non può che essere vista con favore da chi, come il sottoscritto, auspica che il nuovo Polo esca dalle incertezze iniziali e si avvii a divenire uno dei protagonisti della politica italiana sia a livello nazionale che regionale”. E’ quanto affermato dal consigliere di Alleanza per l’Italia, Alessandro Singetta, che ha aggiunto: “attraverso tale iniziativa comincia a prendere forma, con accordi non solo elettorali, un nuovo soggetto in grado di recitare un ruolo da protagonista sullo scenario politico”.
“E’ indubbio – ha proseguito Singetta – che l’intergruppo si candida a rappresentare tutti coloro i quali (e sono tanti) non si sentono adeguatamente rappresentati da un sistema bipolare che non è mai stato in grado di risolvere i problemi (legati alla governabilità ed al miglior sfruttamento delle risorse) per cui era nato. Opportunamente, vista anche la situazione della Basilicata dove, lo ricordo, i segretari regionali di Udc ed Api fanno parte dell’esecutivo, è stato deciso di lasciare aperta a tutti gli altri consiglieri regionali la possibilità di aderire all’intergruppo, che dovrà occuparsi soprattutto di questioni di merito. Naturalmente, il sistema elettorale pone ancora numerosi ostacoli sul percorso di chi vuole portare in politica idee nuove, innovative ed in grado di favorire la ripresa della Basilicata e delll’Italia intera. Ecco perché – ha concluso Singetta – occorre procedere rapidamente anche alla modifica della legge elettorale, che non può essere solo sterile argomento di discussione in tanti dibattiti, ma diventare un cavallo di battaglia di chi vuole davvero contribuire al benessere della comunità. Riappropriarsi della possibilità di indicare i propri rappresentanti in Parlamento è un atto di autentica democrazia che potrebbe anche servire a riavvicinare i cittadini alla politica, da cui sempre più si allontanano”.