Conferenza stampa per illustrare la pdl “Anagrafe pubblica relativa alla raccolta, al recupero, allo smaltimento e agli impianti dei rifiuti solidi urbani”. Intervenuto Maurizio Bolognetti della Direzione nazionale dei Radicali Italiani
Per la stesura della proposta di legge, che si compone di dieci articoli ed è stata sottoscritta, dai consiglieri Singetta (Api), Vita (Psi), Navazio (Ial), Falotico (Plb), Mollica (Mpa), Straziuso e Robortella (Pd), Mazzeo Cicchetti (Idv), Scaglione (Pu), è stato fondamentale il lavoro del gruppo ambiente dei Radicali italiani. Ad aprire i lavori, pertanto, è stato Maurizio Bolognetti che nel rimarcare la sensibilità dei consiglieri regionali che hanno accolto l’invito ad essere partecipi di un’azione chiarificatrice, soprattutto nei confronti dei cittadini, ha sottolineato che “è ormai improcrastinabile favorire una conoscenza diffusa dei dati sul ciclo dei rifiuti". "Bisogna dare atto alla Provincia di Potenza – ha precisato – di aver fatto un primo passo in tal senso, ma è indispensabile avere un quadro complessivo dei dati a livello regionale. I cittadini devono conoscere nel dettaglio cosa ruota intorno al pianeta spazzatura, ivi compresa la vicenda delle tasse che ciascun Comune fa gravare su di loro". "Difendere un patrimonio ambientale integro non comporta bloccare lo sviluppo, tanto meno il progresso. L’autorizzazione integrata ambientale (Aia) – ha ricordato Bolognetti – non è uno strumento innovativo dal momento che il decreto n. 59 è del 2005, piuttosto bisognerebbe parlare di gravi inadempienze nell’applicazione a livello nazionale e regionale. L’Italia è divenuta uno ‘Stato canaglia’ in materia ambientale per aver puntualmente disatteso le direttive comunitarie". "Mi auguro – ha proseguito Bolognetti – che l’intero Consiglio regionale, prima di tutti il presidente De Filippo e l’assessore Mancusi, facciano propria la proposta di legge, giacchè aumentare il tasso di trasparenza aiuta le istituzioni stesse a far funzionare meglio quello che finora non ha funzionato. Basti pensare al decreto Ronchi che imponeva di raggiungere entro il 2003 una percentuale di differenziata pari al 35 per cento, la Basilicata oggi si attesta intorno al 10 per cento". "Occorre ridurre a monte la quantità di rifiuti e bisogna chiedersi quanto siamo lontani, non solo dalla differenziata, ma anche dalla prevenzione. Tutto questo – ha concluso Bolognetti – combattendo le lobby delle discariche e degli inceneritori che finora, evidentemente, hanno sabotato il buon funzionamento del ciclo dei rifiuti”.
Per il consigliere Vita “deve essere ristabilito il corretto rapporto tra gli Enti incaricati della gestione dei rifiuti. Per rendere un servizio utile ai cittadini occorre fare chiarezza, in virtù soprattutto, della volontà diffusa di conoscere e di essere eruditi per quanto concerne i momenti di tracciabilità dell’intero percorso dei rifiuti”.
Il consigliere Navazio ha ribadito che “ bisogna raggiungere l’adeguato livello di interesse comune per elevare le coscienze ed aumentare le conoscenze. E’ un problema di approccio culturale per cui i cittadini devono comprendere che non vi è bisogno di alcun incentivo, ma è il senso civico che deve prevalere. Come fare la differenziata? Senza soldi pubblici, quindi, solo facendo leva sul dovere del singolo cittadino di ‘aiutare’ leggi e principi in materia di raccolta dei rifiuti. Oltre ad essere obbligati a dire ciò che di fatto non viene fatto – ha continuato Navazio – l’ Istituzione deve dar conto in merito all’eco tassa ed alla destinazione dei relativi introiti. Andare al di là – ha detto il consigliere – significa aderire alla ‘formula dei rifiuti zero’, vale a dire riutilizzo, piuttosto che riciclo dei rifiuti, contribuendo in modo sostanziale alla creazione di nuovi posti di lavoro”.
Il primo firmatario, consigliere Singetta, sottolineando come i radicali sono da sempre vicini ad un problema così importante, ha detto che “è giusto dare voce a chi non ha rappresentanza consiliare, ma che è attento alle problematiche del territorio. Lo smaltimento responsabile dei rifiuti – ha proseguito – riguarda tutti, anche per evitare, nel volgere di poco tempo, di avere il problema delle discariche piene e la mancanza di valide soluzioni alternative. Lo scopo della proposta di legge è quello di arginare e prevenire i problemi ambientali che derivano, soprattutto, da una non corretta gestione del ciclo dei rifiuti. Purtroppo il recupero e lo smaltimento dei rifiuti hanno rappresentato e rappresentano, per alcuni, un’occasione per far prevalere i propri interessi economici senza alcun rispetto per l’ambiente e per i cittadini, per altri un problema non di loro competenza. La pdl è volta a garantire la massima trasparenza possibile e la totale pubblicità del ciclo del recupero e dello smaltimento dei rifiuti. Le disposizioni contenute prevedono la pubblicazione sul sito istituzionale regionale “Basilicatanet” di tutti i dati pervenuti dalle singole comunità, per le quali è fatto obbligo di trasmetterli annualmente”.