Cifarelli (Ugl): tutela e rilancio mobile imbottito

“Tutti gli ex dipendenti espulsi dal ciclo produttivo del mondo del mobile imbottito, dovranno essere tutelati e, per sensibilizzare l'opinione pubblica e istituzionale sulla grave crisi che sta vivendo il settore, l’UGL Basilicata userà democraticamente tutti i mezzi a disposizione affinché ora dalle parole giungano i fatti”.
E’ il commento del segretario regionale dell’UGL Basilicata Costruzioni, Angela Cifarelli, per la quale “l’Accordo di programma per l’area murgiana deve procedere con un confronto completando i lavori e la sua elaborazione. Il tutto può concludersi solo se, al tavolo istituzionale di lavoro di mercoledì, 13 luglio 2011 alle ore 14 presso il Mi.S.E a Roma, tutti i protagonisti e l’UGL ufficialmente invitata a partecipare, metteremo in atto, unitariamente, una soluzione ottimale: l’UGL propone – dichiara Cifarelli – l'attuazione di bandi e incentivi appetibili per aziende che vorrebbero venire a investire al sud. Oggi, tutti gli ex dipendenti del mobile imbottito – prosegue il segretario – necessitano di fatti concreti che, dall'opinione pubblica, sindacato, alle istituzioni, sui temi della riqualificazione e ricollocazione di migliaia di ex lavoratori, siano veramente intenzionati a far seriamente decollare l'economia sul territorio. Il comparto del mobile imbottito và rilanciato in sinergia tra Regione Basilicata e Regione Puglia ponendo al centro i lavoratori, con un rilancio tra politica e sviluppo. Và definito il punto della situazione su una vertenza che ancora oggi riguarda 2.500 unità di lavoro ancora in piena attività, che però a parere dell’UGL – aggiunge il segretario, Cifarelli – si sta prolungando “instancabilmente” da troppi anni. Una “farsa senza fine” avviatasi oltre 5 anni fa con la firma di un protocollo di intesa da parte dell’allora ministro Scajola con l’obbiettivo di rilanciare il polo del mobile imbottito dell’area murgiana compreso tra le province di Matera, Bari e Taranto. A distanza di anni, l’accordo si è rivelato sino ad oggi un grandioso “bluff”, non ricevendo la disponibilità di un solo euro . Per questa ragione è necessario un forte peso istituzionale che sappia sostenere questo lento e faticoso percorso di ripresa e le Regioni, in sintonia con il sindacato, devono sostenere lo stesso “ritmo” istituzionale nella ricerca di soluzioni per il consolidamento e il rilancio del comparto del mobile imbottito. Non è da trascurare – conclude Cifarelli – che occorre rafforzare questa sinergia anche tra istituzioni, imprese e mondo del credito, per attivare quei meccanismi virtuosi in grado di tamponare la fragilità finanziaria che interessa molte realtà del settore rafforzando sempre più incisivamente una azione istituzionale che non escluda nessun livello, dal Governo nazionale, alle Regioni Basilicata e Puglia, alle province di Matera, Bari e Taranto, per giungere finalmente mercoledì, alla stesura di un Accordo di Programma definitivo per il rilancio del mobile imbottito”.

BAS 05

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