Per il capogruppo Idv necessarie azioni bipartisan dei parlamentari lucani e pugliesi e un’iniziativa forte dell’intero Consiglio regionale
“Una nuova pesante penalizzazione contro la Basilicata e gli alluvionati del Metapontino. Mentre in Senato si è tenuto oggi un ennesimo vertice tra rappresentanti del Comitato terre Joniche, l’assessore Gentile, sindaci del Metapontino e parlamentari lucani e pugliesi, il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Saverio Romano, ha firmato il decreto col quale è stato dichiarato lo stato di calamità naturale per alcuni comuni di Abruzzo, Puglia e Lombardia colpiti dalle violente alluvioni di marzo”. E’ quanto evidenzia il capogruppo di Idv in Consiglio regionale, Nicola Benedetto, riferendo che “il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, ha dato già disposizioni agli agricoltori abruzzesi che hanno riportato danni nelle proprie aziende e che risiedono nei territori interessati, a presentare le domande alla Regione per avere un ristoro attraverso i contributi assicurati dal Fondo di solidarietà nazionale previsto dal decreto legislativo 29 marzo 2004 n. 102”.
“Tutto ciò accade mentre a Roma nell’incontro in Senato – aggiunge Benedetto – si è fatto un buon lavoro per ottenere una deroga al decreto ‘milleproroghe’, obiettivo tutt’altro che facile e che dovrà essere raggiunto attraverso un impegno bipartisan di parlamentari lucani e pugliesi che dovranno convincere i propri colleghi di altre regioni. Invece, per il Teramano, alcune aree agricole della Puglia e della Lombardia, di fatto, la deroga è già scattata senza problemi. Persino le aree agricole di Ginosa confinanti con quelle del Metapontino sono comprese per gli aiuti dal provvedimento del ministro Romano che evidentemente non conosce né la geografia del nostro Paese e né i danni nel Metapontino, non avendo avuto tempo e occasione di leggere le relazioni inviate dalla Regione Basilicata. Mi auguro che il Governo regionale – afferma il capogruppo di Idv – in questa circostanza non si limiti ad una protesta verbale e formale e che promuova di intesa con il presidente Folino un’iniziativa di tutto il Consiglio regionale in seduta straordinaria a Roma. Questa volta dobbiamo alzare al massimo il livello dell'iniziativa politico-istituzionale anche con forme ed azioni di protesta incisive e del tutto inedite".