Per il vicepresidente del Consiglio regionale “se ci sforziamo, con unità di intenti, di rinnovare la politica, nei comportamenti e nei metodi, riusciremo a dare alla politica stessa anche la valenza e la dignità di un servizio alla comunità”
“La presa di posizione del senatore Belisario, dell’Idv, ha aperto una discussione tra le forze politiche della nostra regione che ci auguriamo proficua soprattutto per i partiti del centrosinistra.
Il buon intento del senatore, se ci fossero dubbi, è dimostrato dall’invito, anche al nostro stesso partito, di fare una riflessione autocritica. La metafora degli scheletri nell’armadio non deve costituire, come sta avvenendo, il pretesto per spostare i termini di una discussione; per essere utile non può che essere obiettiva ed approfondita. A volte si sa, come recita una nota canzone, ‘la verità fa male’, ma è un passaggio ineludibile se si vuole crescere ed essere all’altezza dei compiti che la comunità regionale cui ha affidati”. E’ quanto afferma il vicepresidente del Consiglio regionale Enrico Mazzeo (Idv), intervenendo nel dibattito che si è aperto dopo l’intervista del senatore Belisario al “Quotidiano”.
“Al politico che fa una denuncia – afferma ancora Mazzeo – non sempre si può chiedere l’onere della prova ‘provata’, sta nella sensibilità e nel coraggio dei componenti di ciascuna forza politica sviluppare ed approfondire le questioni sollevate ed essere conseguenti nei cambiamenti necessari.
Bisogna evitare chiusure o negazionismi, malgrado l’evidenza dei fatti, così come gli scaricabarile, per sfuggire alle proprie responsabilità. Infatti, gli episodi di mancato rispetto delle regole, denunciate dalla stampa, da forze politiche, da singoli consiglieri di opposizioni ma anche di maggioranza, sono diventati purtroppo tanti, forse troppi, da suscitare un giustificato allarme anche in molti cittadini lucani, informati sui fatti.
A parere di Mazzeo “le ‘devianze’ nelle attività politiche ed istituzionali sono determinate quasi sempre da un deficit di democrazia partecipativa e di trasparenza nei percorsi decisionali. Purtroppo i percorsi decisionali sono sotto controllo quasi esclusivo del partito di maggioranza relativa ed in particolare di un gruppo al proprio interno, che decide sulle questioni più importanti della nostra regione, a partire dalle nomine. Ci auguriamo che le prossime nomine possano smentire un nostro pessimismo circa un cambiamento rapido dei comportamenti. Questa è la realtà delle cose con cui dobbiamo fare i conti, tenendo presente che i cittadini sono costretti a subire disfunzioni e carenze di vario genere”.
“I lucani ci chiedono le soluzioni, nel modo migliore, dei tanti problemi che sono costretti a sopportare. Comunque non accettano deroghe al rispetto delle regole e della trasparenza. L’Idv non si sente ne unico e ne primo della classe – conclude Mazzeo – ma vuole lavorare insieme a tutti gli altri, attraverso un confronto sereno e costruttivo, per rinnovare i partiti, la politica e le istituzioni nella nostra regione. Il mio è un partito di governo ma non ad ogni costo. Si sente parte integrale di un centrosinistra qualificato, ma rifiuta la dimensione di una politica che non rispetta le regole. Chi ha parlato di un tentativo di revisione di un metodo spartitorio è fuori strada. Al garbato ma abile depotenziatore di momenti dialettici complicati, Viti, dico che questi sono problemi da non sottovalutare, ne da rinviare continuamente. Forse, se ci sforziamo, con unità di intenti, di rinnovare la politica, nei comportamenti e nei metodi, riusciremo a dare alla politica stessa anche la valenza e la dignità di un servizio alla comunità. In questo spirito va accolta la proposta del capogruppo dell’Italia dei valori Benedetto di aprire rapidamente un tavolo per trovare le risposte concrete ai bisogno dei cittadini”.