Oramai la sola cosa certa, a distanza di oltre 4 mesi dall’alluvione in Provincia di Matera, è che con il milleproroghe è stata modificata la disciplina in materia di eventi calamitosi. La vera novità è quella di aver previsto in caso di calamità, il concorso preventivo e la corresponsabilità finanziaria delle Regioni, mentre sul resto – a partire dall’operatività e dalle competenze – regnano la totale incertezza, confusione ed approssimazione, che di fatti inficiano e paralizzano il governo di tali eventi. A sostenerlo è la CIA-Confederazione Italiana Agricoltori della Basilicata.
Non è un caso – si legge nella nota congiunta Presidenza regionale e materano della Confederazione – che ad oggi l’unico atto che poteva dar concrete risposte al tragico evento alluvionale, (anche a parametro zero), era l’Ordinanza del Presidente del Consiglio, di cui non solo non conosciamo i tempi d’emanazione, ma rimangono incerti anche i suoi contenuti. A noi è apparso subito chiaro che con le modifiche del milleproroghe unitamente alla legge 225/92 e alla gestione degli eventi calamitosi, il tema centrale ha finito per essere quello di ordine finanziario e quindi le modalità di copertura e reperimento delle risorse per governare e fronteggiare l’evento a partire dalle fasi di emergenza.
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