Il capogruppo regionale di Idv: “De Filippo prenda esempio da governatore toscana su linea della ‘disobbedienza’”
“Il governatore De Filippo ci ripensi e legga le dichiarazioni sulla stampa del suo grande amico e collega Vasco Errani (Emilia Romagna) e prenda esempio da Enrico Rossi (Toscana) che hanno deciso la linea della ‘disobbedienza’ al Governo”. Lo dichiara il capogruppo di Idv in Consiglio regionale, Nicola Benedetto, sottolineando che “se per l’entrata in vigore del ticket di 25 euro per il codice bianco potrebbe anche reggere la tesi che era diventata finanziariamente insostenibile la situazione che ci vedeva unica Regione che esentava gli utenti, si poteva e si può soprassedere almeno per i 10 euro in più sulle prestazioni diagnostiche”.
“La Giunta toscana presieduta da Rossi – continua Benedetto – si è presa 15 giorni di tempo per studiare alcuni metodi alternativi per poter evitare di ‘pesare’ ancora di più sulle già misere tasche dei cittadini, in particolare su quelle delle ‘fasce deboli’. Condivido la riflessione di Rossi: il Governo vuole ottenere fondi dai superticket per poter poi girare i fondi alle Regioni, ma i tagli attuati, nei confronti dei bilanci regionali, non potrebbero mai rientrare anche se si applicasse il ticket previsto dalla manovra. Infatti, il superticket da 10 euro non ci consentirebbe un introito significativo considerata l’alta percentuale di utenti che gode dell’esenzione e, paradossalmente, molte prestazioni andrebbero fuori mercato. Ad ammetterlo – sittolinea Benedetto – è lo stesso assessore Martorano nell’intervista al Tg3 Basilicata riferendo che il ticket di 10 euro non avrà alcuna influenza significativa. E se ciò non bastasse, per fare marcia indietro, bisogna riflettere sul fatto che l'aumento potrebbe spingere qualcuno a rinunciare ad una visita o ad un esame che magari sono fondamentali per intervenire precocemente su una malattia. Quei 10 euro cioè, vanno ad incidere sul diritto alla salute. Sempre dal governatore Rossi – conclude Benedetto – si prenda esempio sul metodo di affrontare la questione attraverso un nuovo modello per correggere il segno decisamente penalizzante dei ceti più deboli del superticket del Governo”.