A Reggio Emilia il primo congresso lucani in Italia

Il presidente della Crle, Di Sanza, e i vicepresidenti, Mollica e Scaglione, hanno partecipato all'incontro delle associazioni lucane in Italia

Cambiare la missione operativa della Commissione regionale Lucani all’Estero, a partire dalla denominazione; rivedere la Legge regionele 16/2002; selezionare gli specifici progetti operativi da finanziare nell’ambito dei programmi e delle iniziative del Programma Annuale e Triennale; istituzionalizzare la Giornata Nazionale degli emigranti Lucani attraverso la realizzazione di una specifica settimana promozionale della Basilicata nelle maggiori città italiane; pieno sostegno alla proposta di Matera Capitale della Cultura 2019.

Sono queste in sintesi le conclusioni del 1° Congresso Nazionale delle Associazioni Lucane in Italia, svoltosi a Reggio nell’Emilia lo scorso fine settimana.
A Reggio nell’Emilia, come centro geografico e patria del Tricolore nel segno di una unità nazionale rafforzata dall’anniversario dei 150 anni, dove si sono ritrovati per la prima volta in maniera ufficiale, i rappresentanti delle associazioni italiane, grazie ad una precisa scelta della Commissione guidata da Antonio Di Sanza e con la diretta condivisione e partecipazione dei Consiglieri regionali Luigi Scaglione e Franco Mollica, chiamati a concludere i lavori delle due intense giornate di confronto e di dibattito.

Nella relazione introduttiva di Antonio Di Sanza, il fermo riconoscimento del ruolo delle associazioni italiane sempre più protagoniste del cambiamento sociale in atto nelle diverse realtà in cui operano e dove, dal lavoro di sintesi e di incontro tra lucani, si è sempre più passati al formale riconoscimento di una presenza nei settori economici, sociali e culturali italiani. Questo, in particolare, grazie alla intraprendenza dei lucani, a cui deve seguire un’azione di ricambio generazionale che guardi al fenomeno della integrazione nelle diverse realtà italiane, già avvenuto all’estero e anche con il Forum dei Giovani e delle donne, come occasione di coesione e di promozione della nostra regione.
E non è stato un caso che a partecipare in rappresentanza delle loro associazioni e federazioni italiane ci siano stati anche alcuni lucani inseriti nelle istituzioni locali, come l’assessore alla Provincia di Reggio nell’Emilia, Antonietta Acerenza originaria di Sasso di Castalda, il vice presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Roberto Placido originario di Rionero in Vulture ed il giovane consigliere comunale di Pisa, Antonio Mazzeo nativo di Barile. Presenti i funzionari dell’Ufficio Internazionalizzazione della Regione, Rocco Messina e Rocco Romaniello.

Con loro i Presidenti ed i delegati di 30 associazioni che nella due giorni hanno presentato il quadro delle azioni promosse, lamentando un mancato raccordo con analoghe iniziative che la Regione ed i suoi Dipartimenti mettono in campo nelle diverse manifestazioni italiane, non utilizzando il patrimonio umano, di relazioni, di contatti e di opportunità anche economiche che esse hanno costruito sul territorio italiano. Ognuno, spesso o quasi sempre, fa da se non coinvolgendo le stesse associazioni italiane.

In particolare, questo vale per il Piemonte, per la Toscana, l’Emilia, per la Lombardia ed il Lazio ed in alcune Province, come quelle di Trieste, Taranto, Pisa. Ed ancora, la richiesta forte di un passaggio epocale dall’era dei contributi di base a quelli di sostegno alle iniziative locali. E’ ancora forte il rapporto con le comunità di appartenenza, deve rafforzarsi quello con la Istituzione regionale e le sue dinamiche operative, come l’Apt, i Gal, i centri di ricerca, capaci di far crescere nel nostro Paese la considerazione e la conoscenza della Basilicata.
Di questo bisognerà tenerne conto nel mettere mano alla riforma della Legge istitutiva della Commissione e per la quale i consiglieri regionali, vice presidenti dell’organismo, Scaglione e Mollica, proveranno a fare sintesi nei prossimi mesi “dando spazio e voce alla voglia di sentirsi protagonisti della nuova stagione dei lucani in Italia”, ha affermato Franco Mollica e “cercando un più forte rapporto anche con le organizzazioni di promozione turistica ed economica”, come sostenuto da Luigi Scaglione.

Nel quadro di sintesi finale proposto da Di Sanza, Scaglione e Mollica, sostenuto anche con l’approvazione di tre specifici ordini del giorno e che ha trovato concordi nelle intenzioni i Presidenti del Consiglio regionale Vincenzo Folino e quello della Regione Vito De Filippo, la necessità di qualificare le iniziative promozionali della Regione Basilicata raccordandone i ruoli (chi fa chi e cosa!) per realizzare un rapporto vero che non si sovrapponga ma anzi sia da stimolo per tutte le associazioni dei lucani in Italia. Ed ancora, avviare un maggiore e diretto dialogo con le associazioni lucane all’Estero attraverso gemellaggi e scambi attraverso i luoghi di origine, per essere davvero sempre più insieme Lucani nel Mondo.
Ed infine una maggiore attenzione, rafforzandolo, allo schema della comunicazione via web con costruzione di un sito e di profili di social network condivisibili in rete.

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