“La Società proprietaria del termovalorizzatore “Fenice” di San Nicola di Melfi ha presentato, la scorsa primavera, una richiesta di aumento della capacità di trattamento del forno a griglia dell’impianto (quello dei rifiuti solidi urbani o assimilabili) dalle attuali 30.000 t/anno a 39.000 t/anno”.
Lo dichiara Sabino Altobello,
Commissario Unico ATO Rifiuti di Potenza e ATO Rifiuti di Matera.
“Le ragioni della richiesta – continua Altobello – sono riconducibili alla legittima attività di impresa industriale il cui scopo è lo smaltimento dei rifiuti. Tuttavia, dal punto di vista dei Poteri Pubblici e della programmazione in materia di ciclo integrato dei rifiuti, la domanda, ragionevole, da porsi è: il nostro territorio ha davvero la necessità di avere a disposizione una ulteriore capacità di trattamento. Pochi dati per avere un quadro esauriente: negli ultimi tre anni il forno a griglia di “Fenice” ha trattato poco più di 16.000 ton. nel 2008, circa 19.000 ton. nel 2009 e circa 20.000 ton. nel 2010. Anche i primi mesi del 2011, fanno ritenere che il trattamento nel corso dell’anno si aggirerà intorno alle 20.000 ton. di rifiuti solidi urbani, ai quali si possono aggiungere anche le 5.000 ton. di assimilabili agli urbani prodotti da Fiat ed indotto. E’ fin troppo chiaro – osserva Altobello – che tutta la capacità del forno a griglia non viene utilizzata. Morale della favola: il forno a griglia dell’impianto Fenice già oggi non viene utilizzato pienamente e sicuramente nel prossimo futuro avrà addirittura meno rifiuti da trattare. Ed allora perché la richiesta di ampliamento. Si vuole forse aggirare il limite, imposto con gli accordi regionali, all’utilizzo del forno a griglia solo per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani o degli assimilabili agli urbani prodotti da Fiat (nella misura massima di 5.000 t/a). Al di là delle procedure “autorizzatorie” in capo agli Uffici competenti, ritengo che questa materia, – cocnlude Altobello – anche a seguito delle ultimi dati del monitoraggio ambientale, debba essere oggetto di un’apposita e tempestiva riflessione dell’Osservatorio Regionale sui Rifiuti.”
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