Lauria, Premio Mediterraneo, Allam (Iai) su immigrazione

“Due debolezze non fanno una forza”, così Magdi Cristiano Allam, eurodeputato e Presidente del movimento politico Io amo l'Italia, ha bocciato la tesi secondo cui l'Italia, che registra il più basso tasso di natalità in Europa, dovrebbe spalancare le frontiere agli immigrati che arrivano arbitrariamente alla nostra frontiera perché si tratta principalmente di giovani provenienti da Paesi con alti tassi di natalità.

Intervenendo al Convegno dal titolo “Primavera araba: incognite ed opportunità”, svoltosi a Lauria in Basilicata prima di ricevere il Premio Mediterraneo,  – si legge in un comunicato diffuso dall'europarlamentare – Allam ha evidenziato che l'emergenza storica del declino demografico in Italia e in Europa non può essere risolto accogliendo indistintamente i giovani dalle altre sponde del Mediterraneo, bensì favorendo la crescita demografica tra la popolazione autoctona, sviluppando una strategia che favorisca la natalità, sostenendo la famiglia naturale, la madre casalinga che sceglie di dedicarsi a tempo pieno ai figli e alla casa, i giovani affinché attraverso la certezza del posto di lavoro possano ergersi a protagonisti della rigenerazione di nuova vita.

Il convegno, promosso da Gianni Pittella, vice Presidente del Parlamento Europeo, ha visto tra i suoi partecipanti anche Wajih Owais, Ministro dell'Educazione e della Ricerca Scientifica della Giordania, Hassan Abouyoub, Ambasciatore del Marocco in Italia, Joseph Mifsud, Presidente dell'Università Euro-Mediterranea in Slovenia, e Addouli Touhami, eroe della rivolta tunisina.

Al centro del dibattito le conseguenze delle rivolte che hanno coinvolto i paesi del Nordafrica durante l'inizio di questo anno e le possibilità di sviluppare una cooperazione che veda i paesi dell'Europa meridionale affiancarsi a quelli dell'Africa settentrionale che si affacciano sul Mar Mediterraneo per promuovere un progetto comune di sviluppo e di crescita.

Una delle prime e più dirette conseguenze delle guerre in Egitto, Tunisia e Libia è stata sicuramente l'arrivo in massa di molti immigrati clandestini sulle coste italiane.

A tal proposito, Magdi Cristiano Allam ha evidenziato che tale problematica sia da affrontare seriamente e con rigore, con la consapevolezza che non è possibile accogliere indistintamente tutti coloro che si riversano sulle nostre coste dando loro assistenza e ospitalità.

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