"È stato fortemente imbarazzante partecipare all'incontro con il Ministro Giorgia Meloni ed ascoltare i giovani del PDL lanciare una sfida educativa al Paese (come cita il titolo della manifestazione) prima ancora che lanciarla all'interno del proprio partito. Almeno in termini di stili prima ancora che di contenuti sarebbe un buon punto di inizio chiedere più sobrietà ai propri rappresentanti nel momento in cui l'Italia nel mondo si distingue per sciatteria ed incoerenza di comportamenti.
Così come è stato imbarazzante ascoltare attacchi confusi e qualunquisti alla sinistra chiedendo al Ministro senza portafoglio Giorgia Meloni di indicare il futuro alle giovani generazioni”. Lo afferma in un comunicato Giovanni Casaletto, segretario regionale dei Giovani Democratici.
“Francamente – prosegue – fa tristezza pensare che le politiche giovanili stiano nel rifacimento del manto erboso di un campo di calcetto e non ci sia invece la capacità di incidere sulle politiche del lavoro, dell'istruzione e della formazione.
È surreale ascoltare i giovani del PDL chiedere attenzione ai giovani del Sud partendo dal tema dell'educazione. E non si capisce il perché di questo titolo se poi gli strali polemici e confusi sono rivolti ad una sinistra fumettistica, studiata nel patinato mondo delle scuderie del Cavaliere.
L'educazione e la legalità sono assunti incontestabili di orde di giovani meridionali che ne fanno un tratto distintivo nelle regioni del Nord in cui sono costretti ad emigrare per mancanza di lavoro.
Per garbo ed ospitalità offriremmo un'attenuante, una via di fuga al Ministro Meloni in quanto il vero Ministro dei Giovani è quel Giulio Tremonti che toglie risorse al futuro per destinarle ad un presente piccolo. Non è pensabile alcuna sfida se si tagliano fondi proprio nei settori strategici, i cosiddetti conti generazionali.
Uno studio della Banca d'Italia ci dice che un aumento del 10% di lavoratori laureati equivale all'1% di produttività totale in più dei fattori. Eppure l'istruzione è la nota carente di questo Governo e ciò su cui si è sentita l'assordante assenza della Meloni. Per non dire, infine, che l'ultimo regalo di 43 miliardi del Ministro della gioventù Tremonti spostando l'attenzione sulle imposte indirette sposta ancora una volta il peso della ricucitura del buco sul Sud, quantomeno per la disparità del peso dell'IRPEF tra le regioni del Nord e quelle del Sud.
Apprezziamo della Meloni la tenacia e la forza di volontà ma insistiamo, pur consapevoli dell'abnorme cifra nel paragonarla ad alcuni personaggi della storia d'Italia, come Salvemini accusò Giolitti di essere il Ministro della malavita per la disattenzione al Sud così noi l'accusiamo, discolpandola allo stesso tempo, di essere il Ministro del nulla, che nulla conta all'interno del disastroso Governo Berlusconi. E che nulla ha da dire ai giovani lucani."
BAS 05