Entrando nel merito della recente firma sul Patto di Sistema Basilicata 2012, che ha visto la partecipazione di Regione Basilicata, Confindustria e di Cgil, Cisl e Uil, il segretario regionale di Confsal, Domenico Lamorte, evidenzia – in un a nota – “l’importanza e l’efficacia dei contenuti del Patto stesso e, nel contempo, stigmatizza la sottoscrizione parziale delle parti sociali e di non tutte le rappresentanze territoriali. E’ il caso di ribadire che Confsal rappresenta la quarta confederazione sindacale sia a livello nazionale che regionale. Pertanto, il segretario Lamorte non condivide pienamente le affermazioni dei rappresentanti confederali allorquando si afferma che “ognuno possa sentirsi a pieno titolo parte di una grande comunità in cui i diritti di cittadinanza siano rispettati e la democrazia diventi sostanza della partecipazione”. A tali dichiarazioni del segretario regionale della CGIL, Lamorte evidenzia che la partecipazione di cui tanto si vanta, diventa in questi casi arroganza e discriminazione nei confronti di altri numerosi lavoratori che hanno scelto di essere rappresentati da altre confederazioni autonome come Confsal.
Anche il governatore De Filippo ha sostenuto che con “questo Patto di sistema si è voluto utilizzare la logica della condivisione, dovendosi muovere tutte le energie presenti sul territorio”. Alla luce di queste dichiarazioni, il segretario Confsal Lamorte conferma che la condivisione delle forze sul territorio non dovrà mai più essere parziale, o legata soltanto a quelle forze sociali tradizionali, che comunque trascurano una parte significativa del tessuto socio-economico e culturale della regione. Confsal, dunque, si fa portavoce di questa discriminazione e delle rinnovate istanze che provengono autonomamente dalla società civile”.
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