L’esponente del Pdl in Consiglio regionale ha rivolto un’interrogazione a De Filippo per conoscere disservizi e violazioni dei diritti dei cittadini segnalati dal Tribunale dei Diritti del Malato e le relative risposte delle istituzioni pubbliche
“Ci è pervenuta una protesta di alcuni cittadini costretti, per ragioni di salute di un loro congiunto, a rivolgersi al San Carlo di Potenza. Ho rivolto un’interrogazione al presidente De Filippo con la quale chiedo un riscontro delle cause che hanno determinato la denuncia e, nel caso positivo, quali provvedimenti l’amministrazione regionale intende adottare”. Lo rende noto il consigliere regionale del Pdl, Gianno Rosa il quale afferma che: “l’episodio nasce da una serie di fatti accaduti nel reparto di Traumatologia dell’Ospedale San Carlo di Potenza nei confronti del sig. Eduardo De Rosa, ricoverato presso quella struttura nel mese di maggio per una frattura al collo del femore sinistro ed operato nel mese di giugno. I figli del De Rosa, hanno segnalato le loro perplessità sulla vicenda anche al Tribunale dei Diritti del Malato presso l’ospedale San Carlo di Potenza”.
A parere del consigliere dell’opposizione “proprio perché molte sofferenze spesso sono conseguenza di un’organizzazione non ottimale o dovuti a comportamenti umani non sempre rispettosi della dignità, della libertà e della riservatezza dei cittadini, in Italia esiste dal 1980 il Tribunale per i Diritti del Malato, associazione no profit composta da volontari con lo scopo di garantire l'uguaglianza dei diritti di tutti i cittadini nella Sanità. Sanità nella quale le disuguaglianze sociali e culturali sono spesso fonte di privilegio per alcuni e di discriminazione per altri”.
“All’interrogazione – prosegue Rosa – ho allegato anche la lettera di denuncia inviata al Tribunale dei Diritti del Malato, chiedendo inoltre un’informativa sull’organizzazione in Lucania delle sezioni di tale Tribunale e se esistono protocolli d’intesa ed eventuali convenzioni con la Regione Basilicata o atti regionali rivolti a sostenerne questa lodevole iniziativa no profit e volontaristica. Credo che l’episodio del De Rosa purtroppo non sia l’unico, quindi, ho richiesto un report che indichi quante segnalazioni di disservizi, comportamenti scorretti, violazioni dei diritti dei cittadini e problematiche varie sono pervenute negli anni 2010/2011 da parte delle sezioni lucane del Tribunale ai vari organismi del sistema sanitario regionale e, soprattutto, con quali esiti e risposte da parte delle istituzioni pubbliche”.
“Spero che il neo direttore generale del San Carlo – conclude Rosa – sia celere nel fornire le informative richieste con la mia interrogazione. Appena i plausi e i mugugni per la sua nomina ‘nazionale’ si placheranno, il dott. Des Dorides scoprirà, se già non lo hanno avvertito, che anche i conti del San Carlo sono precari, i bandi pubblici per le assunzioni sono ‘particolari’ e i tempi di attesa per i cittadini estremamente lunghi anche per una semplice visita di controllo. Chissà se il supermanager toscano porterà elementi di novità facendo rispettare le più elementari norme di comportamento civile e di etica professionale. O, semplicemente, dopo aver incassato la super nomina caldeggiata da un super deputato di famiglia originario di Miglionico, si adagerà nel dolce far nulla della nomenklatura lucana”.