“L’Idv della provincia di Potenza vuole continuare a mantenere alta l’attenzione sui concetti di Diritto e Dovere, in ogni aspetto della vita politica e sociale. E’ indispensabile, specie in un momento di messa in discussione di importanti valori costituzionali, riaffermare la difesa dei lavoratori e dei diritti sociali”. Lo dichiara in un comunicato il segretario provinciale potentino dell’Idv Sergio Manieri.
“E’ necessario – prosegue – che in uno Stato di Diritto non siano mai accantonati o dimenticati i Doveri che i governanti devono avere nei confronti della collettività. I tre operai della FIAT di Melfi hanno il Diritto di ritornare ad esercitare il proprio Dovere sul posto di lavoro e lo Stato ha il Dovere di garantire il rispetto dei loro Diritti.
Al riguardo, abbiamo molto apprezzato, e condividiamo appieno, l’iniziativa del Senatore Felice Belisario, capogruppo IDV al Senato, di trasportare la vicenda di Barozzino, Lamorte e Pignatelli dal terreno localistico e regionale al contesto parlamentare.
Il comportamento della FIAT non ha più giustificazioni, si tratta di un atteggiamento finalizzato esclusivamente alla mortificazione della dignità personale, altro che punizione esemplare per un sabotaggio inesistente. E’ giusto che ai tre operai sia permesso di ritornare a lavorare alla FIAT di Melfi, ed è tempo che la coscienza collettiva si ribelli senza appello contro questo atto di “incostituzionale inadempienza”.
Il coordinamento provinciale Idv – sottolinea Manieri – si associa alle intenzioni del Senatore Belisario di spronare tutto il Partito in questa battaglia di civiltà e chiede a tutte le forze politiche della Basilicata di far sentire la propria protesta contro questa forma di sopruso che apparentemente riguarda solo i tre operai, ma che invece rappresenta un’intimidazione verso l’intera categoria di lavoratori ed offende tutta la popolazione lucana. Facciamo sentire la nostra solidarietà di corregionali ed impariamo a modificare l’atteggiamento di distaccato disinteresse verso vicende che ci riguardano molto più da vicino di quanto si potrebbe pensare. Siamo sicuri che non tutti i vertici della FIAT sono concordi con questo modus operandi aziendale ed anche su di loro intendiamo fare affidamento per risolvere una volta questa deplorevole vicenda”.
BAS 05