Il consigliere regionale del Pdl in una lettera aperta al presidente della Regione riporta il caso di un imprenditore che chiede di sbloccare il piano di recupero dei rioni storici della città
“Le proteste di tanti imprenditori come quella dei rappresentanti delle Pmi riassumono, a mio avviso, i limiti della nostra regione. La classe dirigente, da quella regionale a quella comunale, non può e non deve rimanere indifferente alle richieste di tutti quei cittadini che, in piena crisi economica, vogliono reagire investendo, lavorando e, soprattutto, continuando a credere nella Basilicata”. E’ quanto scrive il consigliere regionale del Pdl Mario Venezia in una lettera aperta al presidente della Regione Vito de Filippo.
Venezia si riferisce in particolare alla protesta “dell’imprenditore turistico, Fabrizio Zampagni, lucano d’adozione e innamorato dei Sassi di Matera. Il suo appello, così come la sua vicenda personale, non deve cadere nel vuoto, perché simboleggia uno dei limiti storici del nostro territorio: la lentezza e la farraginosità della macchina burocratica pubblica che soffoca l’iniziativa privata. Il dott. Zampagni, dopo vari tentativi di dialogo e scioperi della fame, per fortuna non intende demordere né di rassegnarsi ed ha chiesto proprio a Lei, senza, tuttavia, ottenere risposta, il commissariamento ad acta per sbloccare il Piano di Recupero dei Rioni Sassi”.
L’esponente del Pdl chiede quindi al presidente della Regione “di prendere in considerazione la richiesta di commissariamento ad acta per l’Ufficio Sassi del Comune di Matera come se fosse la richiesta di quella Basilicata onesta, competente e lavoratrice che chiede alle Istituzioni di dare un segnale, un segnale di civiltà”.