Il segretario nazionale ed il responsabile della Consulta autonomie locali del Psi chiedono di prevedere invece una patrimoniale sulle grandi ricchezze e la tassazione delle transazioni finanziarie
“E’ urgente abolire l'Imu sulla prima casa, sostituendone il gettito con una patrimoniale sulle grandi ricchezze, e tassare le transazioni finanziarie: questa è l’unica via per diminuire la pressione fiscale sugli stipendi, sostenere la piccola e la media impresa, favorire nuove forme di occupazione giovanile”. A sostenerlo, in una nota congiunta, sono il segretario nazionale del Psi Riccardo Nencini e il responsabile della Consulta Nazionale Autonomie Locali e capogruppo Psi alla Regione Rocco Vita.
Nell’annunciare che gli amministratori socialisti presenteranno nelle assemblee elettive proposte che vanno in questa direzione, i dirigenti socialisti sottolineano che “sarà attuata una mobilitazione nazionale che ha l'obiettivo di rilanciare un nuovo protagonismo degli enti locali, restituendo loro una maggiore autonomia, allentando i vincoli del patto di stabilità in modo da sbloccare gli investimenti e far ripartire lo sviluppo sul territorio. Altro aspetto sul quale gli eletti del Psi si impegneranno riguarda la partecipazione, con la proposta di concedere il voto ai sedicenni nelle circoscrizioni e favorire nuove forme di partecipazione sulle questioni di largo interesse, sull'esempio del 'débat public' francese”.
“L'Italia – dicono Nencini e Vita – si cambia coinvolgendo le sue energie migliori, liberando il talento, l'entusiasmo, la creatività delle giovani generazioni, coniugando merito e bisogno, favorendo la crescita in un contesto di equità e in un perimetro di diritti allargato. Temi che la sinistra riformista ha il dovere di declinare in un nuovo progetto politico in vista delle elezioni del 2013. L'obiettivo è costruire la 'Casa dei Riformisti', un movimento composto da quanti si riconoscono sotto il cielo del socialismo europeo aperto, a cominciare dalla denominazione – Socialista e Democratico -, alle culture laiche e liberaldemocratiche eredi delle storie che hanno reso l'Europa libera e civile e dialogante con i nuovi raggruppamenti civici di dimensione nazionale che ispirano i loro programmi alla partecipazione e alla valorizzazione dei diritti fondamentali del cittadino. Un’alleanza di governo credibile, per un'Italia più libera, più solida, più civile”.
Secondo i dirigenti del Psi “il centrosinistra italiano è destinato a ripensare rapidamente la sua organizzazione e a definire la sua politica. Il lavorio per ricomporre il mondo moderato, sommato al difficile quadro politico e sociale di questa Italia, deve obbligare la sinistra delle riforme a tentare di più. La fotografia dell'oggi dice che il governo Monti ha impostato bene le politiche di rigore ma è in ritardo con i progetti per rilanciare lo sviluppo. Mai visto un Paese uscire dalla crisi abbattendo la spesa pubblica con il taglio di stipendi e di pensioni. In casi come questo cresce la spesa sociale -salvo lasciare i bisognosi al loro destino – e non si favorisce la circolazione di denaro. In Italia siamo stati i primi e siamo ancora tra i pochi (anche a sinistra) a chiedere al governo di introdurre una tassa sui grandi patrimoni. Continueremo a batterci perché il rilancio dell'Italia passi da nuove politiche fondate sull'equità e sulla giustizia sociale”.