“Evidentemente la Commissione bicamerale sul ciclo dei rifiuti pensa di ritornare in Basilicata per approfondire le diverse e complesse problematiche ambientali che pur dovrebbe ben conoscere per le tante audizioni fin qui poste in essere”. Lo afferma il presidente dei senatori dell’Italia dei Valori, Felice Belisario, che aggiunge: “Tra rifiuti industriali pericolosi, sversamento di fanghi prodotti dal processo di perforazione petrolifera, bonifiche non fatte, discariche abusive o illegali, una raccolta differenziata praticamente inesistente, l'inceneritore Fenice a Melfi e quello di Pallareta a Potenza, la centrale a biomasse sul Pollino, l’emergenza ambientale in Basilicata ha raggiunto ormai livelli da allarme rosso e non c’è bisogno di essere chissà quali esperti per rendersene conto. Non si capisce come sia sfuggito tutto questo alla commissione e come sfugga che un simile contesto è ovviamente terreno fertilissimo per la criminalità organizzata, sempre in agguato laddove fiuta la possibilità di fare affari, come insegna purtroppo la storia delle regioni vicine. La realtà è sotto gli occhi di tutti, ma i commissari venuti da Roma hanno descritto qualcosa che purtroppo non corrisponde al vero. Rassicurazioni fuorvianti e pericolose, che ignorano i fatti e servono solo ad aprire ulteriormente la strada alle ecomafie. Chiederò al collega senatore De Toni, segretario della Commissione non presente in Basilicata per gravi motivi familiari, di rivedere le conclusioni con l'impegno di un ulteriore e veloce approfondimento. Bisogna alzare il livello di guardia e deve essere la politica a farsene carico per prima. I cittadini lucani hanno diritto a certezze sulla loro salute – conclude Belisario – le chiacchiere se le porta il vento”.
BAS 05