“L’assemblea degli Stati Generali della pmi lucana segna un passo avanti per l’attuazione completa di Obiettivo Basilicata 2012 attraverso l’efficace programmazione dei tre capitoli principali di spesa: il Memorandum sul petrolio, i fondi Fas e il completamento del programma dei fondi europei 2007-2013 prima di avviare, con metodo innovativo, la nuova programmazione del sessennio 2013-2020”. E’ quanto sostiene il segretario regionale della Uil Carmine Vaccaro che ha partecipato all’assemblea di oggi a Potenza promossa dalle associazioni firmatarie del documento “Pensiamo Basilicata”.
“Il sindacato – sottolinea – sostiene la proposta centrale delle pmi di rimodulare la spesa in chiave regionale, in attesa di verificare le ricadute del decreto sviluppo varato dal Governo ancora troppo nebuloso specie nell’aspetto, non certamente irrilevante, che riguarda il reperimento degli 80 miliardi di euro preventivati.
Gli obiettivi da perseguire – continua Vaccaro – sono più occupazione e di qualità migliore; incrementi salariali correlati a una maggiore competitività e produttività del lavoro; emersione del lavoro sommerso e irregolare che riguardano circa un quarto della nostra economia; gestione più flessibile e attiva delle numerose crisi aziendali e occupazionali; sostegno all'avvio di nuove attività produttive e incentivazione degli investimenti. Obiettivi riconducibili ad un nuovo strumento di concertazione-programmazione che è il Contratto di prossimità territoriale. La base di partenza – dice il segretario Uil – è la riforma della contrattazione del 2009, questo al fine di favorire, per esempio, uno scambio tra una maggiore produttività del lavoro e una maggiore remunerazione. Abbiamo chiesto perciò al Governo di non interferire nell'ambito della regolazione dei rapporti di lavoro per avviare la sperimentazione di un modello che sta maturando rapidamente in Germania, mentre da noi il cantiere delle relazioni industriali è ancora aperto. Ora si vuole andare oltre: si tratta di stabilire il primato della contrattazione di prossimità, cioè quella in azienda, dove è possibile la sintesi più efficace delle esigenze di lavoratori e imprese, per aumentare la produttività”.
Infine – conclude Vaccaro- è una battaglia di innovazione che può riposizionare utilmente la competitività del sistema produttivo.
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