“La crescita del 2% del Pil lucano, come ha dichiarato al Tg3 Basilicata il direttore della Svimez Riccardo Padovani, non deve ingannare in quanto, dopo anni di segno rosso, è riconducibile solo alla ripresa momentanea della produzione ed export dell’auto (Fiat)”.
E’ quanto sostiene il coordinatore regionale di Fli sen. Egidio Digilio secondo cui “il rapporto Svimez contiene dati allarmanti, quali 43mila giovani lucani tra i 15 e i 34 anni che non studiano e non cercano lavoro, 46mila lavoratori in nero”.
“Se c’è persino chi come l’assessore al Lavoro Viti considera l’arrivo della segretaria nazionale Cgil Camusso a Potenza come un “segno” della Provvidenza per risolvere i problemi, c’è anche chi come il sindaco di Potenza Santarsiero mette il dito nella piaga ammettendo l’evidente fallimento del programma di spesa comunitaria in quanto le risorse europee, abbondantemente utilizzate dalla Regione Basilicata, divenute sostitutive di quelle ordinarie, “sono state utilizzate male”. E’ l’ammissione di un fallimento di strategia della Giunta Regionale che invece continua ad invocare la riapertura del rubinetto della spesa pubblica. Continuare a recitare la parte dei virtuosi – dice ancora il coordinatore di Fli – e ad agitare l’alibi dei tagli statali non aiuta a risollevare l’economia e a favorire la ripresa dell’occupazione. Anche questa volta il Governatore ha perso un’occasione per fare tesoro delle indicazioni della Svimez ed indicare una strada da percorrere, preferendo l’attesa di eventi e affidando ogni speranza ad un non meglio precisato nuovo fiscal compact. Non si sottovaluti che la Svimez considera gran parte dei sistemi locali del lavoro nelle province di Potenza e di Matera quale “aree dello sviluppo interrotto” e pertanto – conclude Digilio – è necessario chiedersi perché lo sviluppo alimentato da provvedimenti e misure tutti di spesa regionale si è interrotto”.

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