“Adesso bisogna lavorare ad una seconda fase per far diventare questo progetto un’opportunità di sviluppo per il territorio”
"Non possiamo dimenticare adesso quale sarebbe stato il destino del territorio di Scanzano Jonico se non fosse deciso di realizzare la Città della Pace. Io stessa se penso a quando, molti anni fa, ho avuto l’idea di opporre l’idea della Città della Pace al progetto di realizzare una discarica di rifiuti nucleari, ancora non riesco a credere che la Città della Pace sia sorta realmente”. Così il premio Nobel per la Pace e presidente della Fondazione, Betty Williams.
“Ci sono voluti lunghi anni durante i quali le prospettive erano tutt’altro che certe, un lungo periodo grigio che, grazie alla costante azione della regione Basilicata e del Presidente De Filippo, è superato dai fatti concreti.
Ormai la Città della Pace è una realtà e vorrei a questo proposito ringraziare di cuore – ha continuato Betty Williams – tutti coloro che hanno collaborato e collaborano a questa iniziativa e che stanno facendo un duro lavoro quotidiano per i bambini e le loro famiglie.
Tuttavia, adesso che la Città della Pace è diventata una realtà, bisogna lavorare ad una seconda fase per far diventare questo progetto un’opportunità di sviluppo per il territorio che possa migliorare il destino sia delle persone che vivono in Basilicata che quello dei rifugiati che sono accolti in questa splendida regione che ha avuto il merito di credere in questa iniziativa.
Abbiamo cominciato un cambiamento e sono consapevole – ha concluso – che è una sfida difficile, specialmente in questo tempo di crisi, ma bisogna utilizzare il nuovo strumento della Città della Pace e la potenzialità che da essa derivano per realizzare una nuova visione dello sviluppo solidale e per affermare una cultura di pace e di accoglienza: è questa la sola strada che potrà garantire un futuro migliore per tutti partendo dai più piccoli ed indifesi”.