Per il consigliere dell’Mpa “le parole date non solo in politica ma anche tra galantuomini non trovano applicabilità in questo Consiglio regionale e in questa Regione”
“L’elezione dell’Ufficio di Presidenza è la riprova che la politica è inaffidabile”. E’ quanto dichiara il consigliere del Movimento per le Autonomie, Francesco Mollica a seguito dei risultati dell’elezione odierna in Consiglio regionale.
“La correttezza nell’aver voluto ripristinare l’agibilità politica ed istituzionale nell’elezione dell’Ufficio di Presidenza precedente – prosegue Mollica – non ha trovato la stessa correttezza e affidabilità rispetto agli impegni presi nel riconoscere l’Intergruppo quale altra componente di opposizione, anche se costruttiva, all’interno del Consiglio regionale. Tre consiglieri, quindi il 10 per cento della rappresentanza consiliare, sono diventati fantasmi che non hanno diritto di tribuna nella rappresentanza politica di questa Regione. La negazione della democrazia rispetto all’ingordigia istituzionale, come fame di poltrone, prende il sopravvento e nega il risultato elettorale. La richiesta di dimissioni proposta dal presidente Folino e dal presidente De Filippo e che ha visto il senso di responsabilità in un momento drammatico come quello della redazione del Memorandum, altrimenti in pericolo, lascia intravedere ben altre logiche che muovono la democrazia di questa Regione.
Non sarebbe stata la risoluzione di alcun problema, né il cambio di vita, l’eventuale presenza all’interno dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio di un componente dell’Intergruppo ed il mantenere la candidatura a una delle postazioni rinnovate oggi significava mettere alla prova la credibilità e l’affidabilità degli impegni presi nel riconoscere rappresentanza democratica all’Intergruppo”.
“Abbiamo potuto sperimentare direttamente come le parole date non solo in politica ma anche tra galantuomini, non trovano applicabilità in questo Consiglio regionale e in questa Regione. La classe dirigente politica di questa Regione nelle sue dichiarazioni non è affidabile. La comunità lucana – conclude Mollica – è avvertita”.