Sull’intervento del presidente De Filippo in Consiglio regionale interviene Giacomo Nardiello, della Direzione nazionale del Pdci, che reputa gravi, in particolare, le parole credere, obbedire, combattere, perché riconducibili, a suo parere, ad uno slogan del periodo fascista.
“Il riesplodere in Europa delle ideologie nazi-fasciste come dimostrano le elezioni in Grecia e in Francia, la presenza di movimenti razzisti e di destra estrema attivi ancora anche in Italia, i ripetuti atti di violenza e di intolleranza contro extracomunitari e uomini di colore – sottolinea – non ammettono atteggiamenti di sottovalutazione perché potrebbero essere interpretati come una sorta di rivalutazione di tesi fasciste. La coscienza democratica del popolo lucano impone più rispetto”.
“E a proposito di difesa dei Tribunali – aggiunge – vorrei ricordare che le ultime assunzioni di magistrati, cancellieri e personale risalgono all’allora ministro di Grazia e Giustizia Diliberto, a riprova dell’impegno dei comunisti, ieri come oggi a rafforzare, i servizi della giustizia a favore dei cittadini partendo dalla decisione storica di un altro ministro di Grazia e Giustizia Togliatti di amnistia e indulto legata al periodo dell’occupazione nazifascista”.
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