“Non vi è stata nessuna mera condivisione sulla rimodulazione delle risorse Ex Par Fas e sui Contratti di sviluppo, come invece erroneamente riportato dall’Ufficio stampa della Regione qualche giorno fa, ma “soltanto” un serrato confronto che comincia a dare qualche risultato e che, in tempi ristrettissimi, dovrà recuperare il pacchetto di emendamenti e di osservazioni, anche critiche, portato avanti da Cgil, Cisl e Uil negli incontri di giovedì scorso e di oggi tra forze sociali e Regione”. Lo affermano in una nota Alessandro Genovesi, Nino Falotico e Carmine Vaccaro, segretari di Cgil, Cisl e Uil della Basilicata.
“Pur apprezzando sensibilità e determinazione del Vicepresidente Marcello Pittella – è scritto nella nota – la questione della riprogrammazione delle risorse residue 2007/2013 è davvero centrale per la tenuta del sistema sociale ed economico della Basilicata, sempre più provato da recessione e disoccupazione e dunque merita particolari approfondimenti sia sulla destinazione delle risorse che sulla priorità degli interventi. I passi avanti compiuti su finanziamento dell’Accordo Quadro Murgiano, gli scorrimenti, i piani di reindustrializzazione ed i nuovi finanziamenti per la ricerca e per i contratti di sviluppo a valenza regionale, fortemente voluti dal sindacato, vanno nella direzione giusta, ma certo non sono che una parte di quanto occorre fare. Intanto – continuano i sindacati – abbiamo ribadito l'imperativo di completare le cosiddette code incompiute del patto di sistema Obiettivo Basilicata 2012, segnatamente in materia di convenienze localizzative, task force sulla sburocratizzazione e buoni lavoro. Misure sempre più attuali che sono utili a rilanciale la competitività del sistema produttivo, nonché a dare un sostegno economico al reddito per coloro che hanno perso un lavoro e che percepiscono poche centinaia di euro, tra l'altro anche con forti ritardi”.
“Naturalmente – continuano – l’obiettivo del sindacato è centralizzare programmazione e spesa sulla qualità territoriale, sapendo ben comprendere come sia utile incentivare i settori strategici, per la vocazione produttiva e la scala di valore che posseggono innanzitutto in Basilicata. Per questo abbiamo emendato la proposta di programmazione illustrata con correttivi d’indirizzo a valere sull’Energia, l’Agroindustria, l’Automotive ed il Turismo, i 4 settori a cui andranno dedicati i contratti di sviluppo a valenza regionale. Allo stesso modo abbiamo proposto di destinare le risorse eventualmente rimanenti dagli scorrimenti e dai piani di reindustrializzazione sulle voci Ricerca & Sviluppo e sui Contratti di sviluppo a regia regionale”.
“La Basilicata, è ormai sotto gli occhi di tutti, vive un’amara contraddizione. Ad una condizione straordinaria ed emergenziale per le questioni riguardanti lavoro, welfare e sviluppo, dispone per necessità normativa, di strumenti d’amministrazione solamente ordinaria. Le questioni ancora aperte ed irrisolte come la forestazione, il Copes, una serie di interventi di politica sociale ed industriale, meritano risposte serie ed urgenti. Come Cgil, Cisl e Uil – concludono i sindacalisti – porteremo avanti le nostre proposte contenute nel Piano del lavoro, della crescita e della coesione, organizzando decine e decine di iniziative per una nuova stagione di politica economica, anche a livello locale, che metta al centro il lavoro, quello da difendere e soprattutto quello da creare. Per questo, nonostante tutto, ci auguriamo che il senso di responsabilità e di sforzo collettivo possa essere superiore al rischio di congelamento e di vuoto pneumatico che finirebbe per assestare davvero il colpo fatale alla liquidazione della nostra regione”.
bas07