Indennità guardia medica, audizioni in quarta Commissione

Ascoltati i rappresentanti sindacali medici di Fimmg, Continuità assistenziale, Snami e Smi

Le vicende legate al servizio di continuit&agrave; assistenziale, dopo le decisioni della Giunta regionale che ha prima sospeso l&rsquo;erogazione di alcune indennit&agrave; e poi ha dato mandato ai direttori generali delle Aziende sanitarie locali di Potenza e Matera di avviare le procedure amministrative per il recupero di alcune somme corrisposte ai medici, sono state al centro delle audizioni svolte ieri pomeriggio nella quarta Commissione presieduta da Luigi Bradascio (Pp). Ad essere ascoltati i rappresentanti sindacali Antonio Santangelo (Fimmg), Egidio Giordano (Continuit&agrave; assistenziale), Nicola Dilillo (Snami) e Vincenzo Filitti (Smi).<br /><br />Le decisioni della Giunta hanno fatto seguito ai rilievi della Corte dei Conti, che ha contestato, sulla base del raffronto tra il livello di contrattazione nazionale e quello integrativo regionale, di aver illegittimamente previsto l&rsquo;attribuzione e la corresponsione di alcune indennit&agrave; per gli anni dal 2012 al 2016: 4 euro all&rsquo;ora per i rischi derivanti dalla peculiarit&agrave; del servizio svolto in territorio accidentato, in situazioni logistiche anche poco sicure (indennit&agrave; gi&agrave; prevista dal 2002, incrementata nel 2008 di 0,5 centesimi); 0,50 euro all&rsquo;ora per l&rsquo;usura dell&#39;auto propria utilizzata; 0,50 centesimi per le prestazioni pediatriche, non esistendo sul territorio uno specifico servizio di guardia medica pediatrica.<br /><br />Il segretario regionale della Fimmg, Antonio Santangelo, nel ringraziare i componenti della quarta Commissione, ha evidenziato &ldquo;come questa sia l&rsquo;unica istituzione regionale che in questi anni ha mostrato interesse verso la medicina generale. La stessa attenzione &ndash; ha detto &ndash; non possiamo dire di aver ricevuto dall&rsquo;assessorato competente. Avevamo visto da parte della Regione una comunit&agrave; di intenti per ovviare al danno di intervenire sulla busta paga dei medici. La seconda delibera predisposta dalla Giunta di avvio delle procedure di recupero dei fondi elargiti non la condividiamo anche se comprendiamo che &egrave; stata posta in essere a tutela del legislatore. In ogni caso &ndash; ha aggiunto &ndash; si disconosce in questo modo l&rsquo;azione messa in campo dalla precedente amministrazione regionale in un momento in cui invece ci sarebbe bisogno di investimenti sul territorio in termini di progettualit&agrave; e risorse&rdquo;.<br /><br />Per Vincenzo Filitti dello Smi &ldquo;l&rsquo;unica parola da adottare in questa vicenda &egrave; quella della opposizione, dal momento che si &egrave; andati cos&igrave; avanti perch&eacute; la Regione e la politica non vogliono assumersi le responsabilit&agrave;.&nbsp; Se c&rsquo;&egrave; una volont&agrave; politica trasversale per risolvere questo problema si deve intervenire perch&eacute; questa delibera incide sulla dignit&agrave; lavorativa ed economica dei medici professionisti. La Regione &egrave; intervenuta in questo modo drastico e la Corte dei Conti le ha chiesto solo chiarimenti e non l&rsquo;ha certamente gi&agrave; condannata&rdquo;.<br /><br />Per Nicola Dilillo dello Snami &ldquo;tutta questa storia della Corte dei Conti non fa bene alla Regione. Si colpiscono le persone pi&ugrave; deboli che portano avanti la loro attivit&agrave; girando per i paesi lucani e non sempre in condizioni ottimali per la viabilit&agrave; e per le sedi in cui svolgono il loro lavoro. Ricordiamoci che i medici della continuit&agrave; assistenziale prendono uno stipendio di 2.200 euro e tante volte operano anche in condizioni di poca sicurezza per la loro incolumit&agrave; fisica&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Ringrazio il presidente Bradascio &ndash; ha detto Egidio Giordano della Continuit&agrave; assistenziale &ndash; perch&eacute; questa Commissione ci ha dato in questi mesi la possibilit&agrave; di un confronto. La Corte dei Conti ha messo in discussione la legittimit&agrave; di aver assegnato le indennit&agrave; senza verificare il raggiungimento di obiettivi. Questa situazione e queste delibere minano anche la contrattazione di secondo livello: quale dirigente regionale si assumer&agrave; pi&ugrave; un simile rischio nel futuro? Eppure le sedi dove lavoriamo sono da terzo mondo&nbsp; e siamo costretti a lavorare anche di notte in condizioni davvero poco dignitose&rdquo;.<br /><br />Nella discussione che &egrave; seguita sono intervenuti i consiglieri Napoli, Romaniello, Rosa, Perrino e Lacorazza. Per Napoli &ldquo;la Corte dei Conti parla di illegittimit&agrave; nell&rsquo;attribuzione dei criteri di corresponsione delle indennit&agrave;. La Regione doveva predisporre un progetto per tale attribuzione perch&eacute; nessuna verifica &egrave; stata fatto sull&rsquo;espletamento delle funzioni e sul raggiungimento degli obiettivi. Chiedo al presidente Bradascio di sollecitare l&rsquo;assessore ed il presidente affinch&eacute; vengano a spiegarci cosa &egrave; successo, prima di procedere con le azioni di recupero&rdquo;.<br /><br />Per Romaniello &ldquo;c&rsquo;&egrave; una strategia complessiva che tende a mettere in discussione la sottoscrizione dei accordi di secondo livello ed &egrave; necessario che questo tema venga affrontato anche a livello nazionale. Non &egrave; giusto chiedere la restituzione dei fondi a medici che hanno svolto il proprio lavoro&rdquo;.<br /><br />Il consigliere Rosa ha sollecitato la Commissione affinch&eacute; venga quanto prima portata all&rsquo;attenzione del Consiglio regionale una mozione da lui proposta e sottoscritta anche da altri colleghi, con la quale si chiede di sospendere le procedure di recupero fondi fino a quando non saranno stati offerti gli opportuni chiarimenti. &ldquo;Credo sia necessario &ndash; ha detto &ndash; convocare sulla vicenda l&rsquo;assessore alla Sanit&agrave; e gli stessi dirigenti che hanno posto in essere la delibera&rdquo;.<br /><br />Per il consigliere Perrino &ldquo;si &egrave; di fronte ad una delibera della quale non si comprende la legittimit&agrave;, dal momento che &egrave; stata scritta da coloro che &egrave; stato accertato sono i diretti responsabili dei rilievi posti dalla Corte dei Conti e che ora vogliono scaricare le conseguenze dei loro sbagli sulla categoria dei medici&rdquo;.<br /><br />Lacorazza ha chiesto &ldquo;di ridurre il danno immediato. Per le caratteristiche della nostra regione &ndash; ha detto &ndash; &egrave; fondamentale il ruolo del medico del servizio di continuit&agrave; assistenziale ed &egrave; necessario riscrivere l&rsquo;accordo integrativo che, differenziando le peculiarit&agrave; per esempio sul rischio, riattribuisca le risorse&rdquo;.<br /><br />Ai lavori della Commissione hanno partecipato, oltre al presidente Bradascio (Pp), i consiglieri Miranda Castelgrande, Lacorazza&nbsp; e Giuzio (Pd), Romaniello (Gm), Perrino (M5s), Rosa (Lb-Fdi), Bochicchio (Psi) e Napoli (Pdl-Fi).<br /><br />L.C.<br />

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