Facoltà Medicina, Coviello: grande opportunità per la Basilicata

“Il sogno a lungo rincorso si è concretizzato ma è necessario iniziare a programmare, anche grazie alle ingenti risorse del Pnrr, gli step successivi, lavorando affinché possano, in futuro, essere attivati anche corsi di specializzazione post laurea”

“Si è tenuta questa mattina nell'Aula Magna del Campus di Macchia Romana a Potenza, la lectio magistralis del nuovo corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi della Basilicata. Si tratta di un momento particolarmente atteso per gli studenti e per il mondo accademico lucano”. È quanto afferma il consigliere regionale di FdI con delega alla Facoltà di Medicina e Chirurgia, Tommaso Coviello.

“La storia dell'Ateneo lucano – prosegue Coviello – è strettamente collegata al dramma del terremoto di Irpinia e Basilicata e a 41 anni da quel tragico evento possiamo affermare che anche la pandemia ed il suo carico di sofferenza, ha contribuito, con gli sforzi delle istituzioni regionali, ad aggiungere un ulteriore e prestigioso tassello all'offerta formativa dell'Unibas. Come ho già avuto modo di sottolineare, finalmente anche la Basilicata, come le altre Regioni del Mezzogiorno, potrà contare su una futura classe di medici formati in terra lucana e non può che essere motivo di orgoglio per contribuire a migliorare il servizio sanitario regionale e la qualità della risposta alla sempre più crescente domanda di ‘salute’ e assistenza”.

“La facoltà di Medicina – sostiene l'esponente di FdI – è una grande opportunità per mitigare il triste fenomeno della ‘fuga dei cervelli’ e per accrescere il prestigio di una regione che ha tutte le carte in regola per diventare territorio di permanenza. La Regione Basilicata ed in primis il presidente Bardi, ha fermamente creduto nella possibilità di istituire, in tempi ragionevoli, la facoltà di Medicina per investire nel più nobile e meritevole settore: quello della formazione e dell'istruzione, con un ringraziamento doveroso al ministro della Salute, Roberto Speranza e al già ministro dell'Università Gaetano Manfredi. Il sogno a lungo rincorso si è concretizzato ma è necessario alzare l'asticella ed iniziare a programmare, anche grazie alle ingenti risorse del Pnrr, gli step successivi, lavorando affinché possano, in futuro, essere attivati anche corsi di specializzazione post laurea e possa essere garantito un adeguato sostegno in termini di borse di studio. È necessario interrogarsi, ad esempio, sull'importanza del 118, sulla carenza di anestesisti riscontrata nei momenti più drammatici della prima ondata della pandemia o sulle difficoltà della medicina del territorio specialmente con i futuri pensionamenti: se ne prevedono, come recentemente sottolineato dal presidente dell'Ordine dei Medici, Filippo Anelli, circa 35mila entro il 2027”.

“Auguro – conclude il consigliere Coviello – alle matricole che ho avuto modo di incontrare questa mattina, ovvero al nostro capitale umano, le migliori soddisfazioni universitarie e di coronare il sogno di indossare il camice bianco”. 

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