Attività odontoiatriche, sì dall’Aula a modifiche a L.R. 11/2014

Con la legge si stabilisce che gli studi professionali di odontoiatria non sono soggetti all’adeguamento della normativa in tema di barriere architettoniche

Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato all’unanimità dei votanti (Lega, Idea, Bp, FI, FdI, Gm) la proposta di leggeModifiche ed integrazioni alla L.R. 26 giugno 2014 n. 11 recante Modifiche ed integrazioni alla L.R. 28 ottobre 2011, n. 21 – Norme in materia di autorizzazione delle attività specialistiche e odontoiatriche”, di iniziativa dei consiglieri Bellettieri e Piro (FI), Cariello (Lega) e del già consigliere Acito.

Con la legge si stabilisce che gli studi professionali di odontoiatria non sono soggetti all’adeguamento della normativa in tema di barriere architettoniche. “Tale assunto – si legge nella relazione di accompagnamento alla pdl – trova riscontro nel fatto che gli studi professionali, anche ad esempio quelli dei medici di famiglia in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale, non sono soggetti ad una specifica disciplina in merito all'abbattimento delle barriere architettoniche, ma seguono, come tutti gli altri immobili, le regole nazionali. Lo studio professionale, anche del medico convenzionato, non è classificato come ‘immobile aperto al pubblico’ perché anche se lo studio svolge di fatto una attività pubblica, si tratta sempre prevalentemente di attività professionale, e dunque non necessariamente un nuovo studio medico deve essere adeguato circa l'abbattimento delle barriere architettoniche”.

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