Cifarelli: “Il pasticcio della Zes unica”

Per il Consigliere regionale del Partito democratico: “La verità è che il centrodestra lucano anche in questo caso ha svenduto la Basilicata per accattivarsi la benevolenza dei comandanti romani”

“Fa bene il Presidente di Confapi Matera insieme a coloro che lo hanno fatto prima di lui a porre la questione dei riferimenti regionali delle Zes, un tema apparentemente tecnico, ma che pone la questione nella sua essenzialità”.

A sottolinearlo, il consigliere regionale del Partito democratico, Roberto Cifarelli.

“Ripercorrendo l’iter che ha portato alla costituzione delle Zes – sostiene Cifarelli – i tempi per i commissariamenti e per la costituzione delle strutture per la gestione, anni di fatica utili per avviare una macchina complessa che iniziava a dare i primi frutti per poi trasferire tutto a Roma perché il ministro Fitto facesse vedere chi comanda nel Mezzogiorno: una scelta alquanto bizzarra. Tutto questo con i soliti politichicchi lucani del centrodestra con a capo il generalissimo presidente Bardi, che senza alcuna motivazione di merito hanno salutato positivamente la scelta del passaggio alla Zes unica meridionale. Eppure, le questioni che vengono dal mondo imprenditoriale sono serie seppure talvolta poste con poca incisività se consideriamo che sul piano economico non è stato aggiunto un euro a fronte di un aumento considerevole delle aree, con l’aggravante delle proverbiali lungaggini ministeriali per l’istruttoria delle pratiche”.

“La verità – rileva Cifarelli – è che il centrodestra lucano anche in questo caso ha svenduto la Basilicata per accattivarsi la benevolenza dei comandanti romani. Nessuna proposta dalla Basilicata sulla Zes unica, sull’autonomia differenziata che renderà la nostra sanità ancora più inefficiente e determinerà la chiusura di tantissime scuole lucane, sulla gestione del bene acqua che vedrà azzerare la funzione della nostra regione al cospetto dell’ingresso di privati nella governance”.

“Questa è la cifra esatta dell’azione di governo del presidente Bardi e del suo cerchio magico che manca di visione per la nostra regione. Sono argomenti – afferma l’esponente del Pd – che dimostrano come vengono anteposti i destini personali al bene comune; questioni che mettono a nudo l'inadeguatezza della guida del presidente Bardi e che rendono indispensabile che il centrosinistra lucano si organizzi per formulare una nuova proposta di governo che metta insieme imprese, comunità e territori”.

 

 

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