“Disabilità, occorre un cambio di paradigma”

«Tradizionalmente la disabilità viene percepita come una condizione di deficit, in cui le persone con handicap sono incoraggiate a sforzarsi per sviluppare abilità simili a quelle dei neurotipici. Questo approccio tende a focalizzarsi sulle limitazioni anziché sulle potenzialità. La sfida è attuare un cambio di paradigma e interiorizzare il concetto di differenti abilità, che, invece, promuove un cambiamento di prospettiva: riconoscere e valorizzare le capacità uniche e intrinseche di ogni individuo. L’obiettivo non è uniformare, ma creare spazi e opportunità affinché queste abilità possano emergere e integrarsi armoniosamente nella società».

È questo il messaggio che la Fondazione Stella Maris Mediterranea Ets, attraverso la voce del direttore scientifico Filippo Muratori, vuole lanciare in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, il 3 dicembre. Un messaggio figlio di una lunga esperienza nel campo della riabilitazione precoce dell’autismo e della diagnosi e del trattamento di pazienti in età evolutiva con disturbi di pertinenza neuropsichiatrica, rispettivamente a Chiaromonte e a Matera.

«Se pensiamo allo spettro autistico – continua Muratori- spesso siamo davanti a straordinarie capacità di percezione visiva, memoria o attenzione ai dettagli. Tali competenze, se adeguatamente comprese e valorizzate, possono trovare applicazioni significative in ambiti professionali e sociali, offrendo un contributo prezioso alla comunità. Questa visione non solo arricchisce il modo in cui vediamo la diversità umana, ma spinge a costruire una società più inclusiva, che sappia accogliere e valorizzare ogni forma di talento».

Il lavoro della Fondazione guidata dal presidente Mario Marra, a Chiaromonte, nel Centro Early Start, si concentra soprattutto su interventi psicoeducativi innovativi, integrando nuove tecnologie come l’uso di piccoli robot per potenziare le capacità interattive dei bambini, sfruttando il loro interesse per questi strumenti. A Matera, nell’ospedale Madonna delle Grazie, la ricerca abbraccia vari ambiti, tra cui la genetica, per individuare le basi dei disturbi del neurosviluppo e il ruolo dei fattori ambientali, con l’obiettivo di sviluppare strategie di prevenzione primaria e secondaria. Inoltre, è in atto uno studio su aspetti clinici come i disturbi del sonno nei bambini con difficoltà di sviluppo, che possa contribuire così a un approccio più ampio e mirato al trattamento di queste condizioni.

Il 2024 è stato un anno importante, che ha rafforzato ancora di più il ruolo di riferimento delle attività della Fondazione in Basilicata e per tutto il sud Italia.

«A Chiaromonte – spiega la dottoressa Rosalia Abitante, psicologa e coordinatrice del centro Early Start – dall’inizio del 2024 ad oggi sono stati 100 i ricoveri, 42 nuovi ingressi, 76 famiglie prese a carico. Di queste 29 provengono da fuori regione».

«A Matera – spiega la dottoressa Margherita Bozza, neuropsichiatra infantile – le visite ambulatoriali sono state in totale 2.150 dall’inizio dell’anno ad oggi. Di queste 454 sono prime visite e le altre sono state visite di controllo. Ci sono stati 145 ricoveri ospedalieri e 121 in day hospital. Oltre ai lucani il bacino d’utenza comprende anche Campania e Calabria soprattutto ma non sono mancati utenti dalla Puglia e dalla Sicilia».

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