Due giorni di promozione del tartufo bianco

“Sono particolarmente soddisfatto per la “due giorni” materana dedicata al Tartufo Bianco Lucano, una straordinaria opportunità di promozione, che ha messo in luce attraverso la nostra cultura, gastronomia e solidarietà le enormi potenzialità della Basilicata”. Così l’assessore regionale alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Carmine Cicala su “I tesori della terra, il tartufo bianco pregiato della Basilicata” appena concluso nella Città dei Sassi, che si inserisce in un programma di promozione della Direzione regionale Politiche Agricole in collaborazione con l’associazione nazionale Città del tartufo, il centro nazionale studi tartufo e la Federazione nazionale cuochi.

“Un dialogo tra due grandi tradizioni tartuficole, quella piemontese e la nostra – ha continuato Cicala –  per scoprire punti in comune, analizzare le diverse esperienze di valorizzazione del territorio. Abbiamo voluto con questa iniziativa immaginare un’idea che vada oltre il turismo enogastronomico, abbiamo invitato l’assessore del Piemonte per condividere strategie. Una cosa che mi rende particolarmente orgoglioso è stata l’asta regionale del tartufo di Basilicata, finalizzata alla solidarietà, alla presenza di stakeholders internazionali.

Ancorare la strategia di promozione al valore culturale e all’identità dei nostri territori, si tratta di una ampia strategia che mira alla promozione di uno sviluppo sostenibile, a uno stile di vita sano che parla dei tratti identitari della nostra regione. E’ con questo entusiasmo stiamo lavorando per il rilancio dell’oro bianco lucano, che per qualità e caratteristiche è come quello di Alba. L’obiettivo per i prossimi anni sarà quello di valorizzarlo sempre di più. Continueremo, a dedicare eventi finalizzati a una ristorazione di qualità, puntando sulla territorialità, perché attraverso il tartufo raccontiamo la storia della nostra terra, come hanno sapientemente dimostrato i nostri chef cucinando il tartufo con altri prodotti di eccellenza, accompagnati dal vino, tutto ovviamente made in Basilicata.

La cerca e la cavatura del tartufo in Italia è riconosciuta Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, perché si basa su conoscenze e pratiche tradizionali trasmesse di generazione in generazione, proprio come ha raccontato il film Trifole. Le Radici dimenticate illustrato dal regista a Matera ambientato nella capitale delle Langhe racconta una di queste storie del nostro paese. Dalla manifestazione una serie di spunti di riflessione dalla salute a tavola, ai problemi moderni dell’iperconnessione, per parlare di valorizzazione delle aree più interne della nostra regione come il Serrapotamo dove è presente questo pregiatissimo prodotto della nostra terra. Tra le strategie sottolineate anche dal Direttore Generale Politiche Agricole Vittorio Restaino – ha concluso Cicala –  per dare valore aggiunto alla  promozione del tartufo lucano sarà necessario potenziare l’intera filiera, dal prodotto primario seguendo tutte le fasi dalla trasformazione alla commercializzazione”.

 

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