La giunta regionale, su iniziativa dell’assessore alle Politiche agricole, Carmine Cicala, ha approvato una delibera che posticipa al 15 gennaio 2025 la chiusura del periodo di raccolta delle specie Tuber magnatum pico (Tartufo Bianco Pregiato) e Tuber uncinatum (Tartufo Nero Uncinato), prorogandola rispetto alla data del 31 dicembre stabilita dalla normativa.
L’assessore Cicala riferisce che “questa decisione nasce dallo spunto di una solida motivazione tecnica, supportata dalla verifica svolta dall’Ufficio Foreste in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, forestali, alimentari e ambientali dell’Università degli Studi della Basilicata. L’analisi ha evidenziato un ritardo nella maturazione delle specie di tartufi, causato dai cambiamenti climatici stagionali, che ha reso necessario adattare il calendario di raccolta.
Accogliere il suggerimento degli operatori e degli esperti è stato per me un passo fondamentale. Il posticipo della raccolta del Tartufo Bianco Pregiato e del Tartufo Nero Uncinato non solo risponde alle necessità del settore, ma rappresenta anche una straordinaria opportunità in termini di marketing. La possibilità di unire la presenza sui mercati del Tartufo Bianco di Basilicata con quella del Bianchetto, molto diffuso nelle aree a bassa quota e litorali, ci permette di valorizzare al meglio le nostre eccellenze regionali. Questo è il tipo di concertazione e azione a cui ambisco, volto a ottimizzare le risorse e moltiplicare i risultati per il nostro territorio”.
La raccolta del tartufo sta diventando sempre più un pilastro dell’economia lucana. Oggi sono oltre 1200 gli operatori dotati di tesserino per la raccolta, con quasi 300 di loro associati alle due principali realtà del settore: l’Associazione Tartufai del Serrapotamo e l’Associazione nazionale tartufai italiani Basilicata. L’aggregazione degli operatori e il rafforzamento delle loro competenze sono essenziali per costruire una filiera del tartufo sempre più forte e competitiva. La crescente attenzione verso i mercati nazionali e internazionali, unita alla sinergia tra pubblico e privato, ci consente di promuovere il Tartufo di Basilicata come prodotto di eccellenza, valorizzando al massimo le potenzialità del nostro territorio”.