Bando Locazione 2020

Di seguito sono pubblicati i quesiti più ricorrenti, e le relative risposte in grassetto, poste dai Comuni per le vie brevi o via email riguardo al Bando di Concorso anno 2020 per l’assegnazione dei contributi 2020 previsti dal “Fondo Nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione” di cui all’art.11 della Legge n.431 del 09.12.1998 e ss.mm.ii., assumendo a riferimento la DGR n.1546 del 12.12.2014 (BUR n.48 del 27.12.2014), opportunamente aggiornata all’anno in corso, per i soli parametri matematici e date.

Per quanto disposto al punto 7) della DGR n.359 del 27 maggio 2020, tenuto conto della procedura di urgenza prevista dal D.M. n.195 del 6 maggio 2020 del MIT, i suddetti Bandi devono essere pubblicati entro e non oltre il 30 giugno 2020 dai Comuni della Basilicata.

Eventuali ulteriori quesiti e risposte potranno essere pubblicati nei prossimi giorni; si consiglia pertanto di consultare periodicamente questa sezione del sito istituzionale della Regione Basilicata per successivi aggiornamenti.

 FAQ (Frequently Asked Questions) aggiornate al 23 giugno 2020.


FAQ (Frequently Asked Questions)

1.    Cosa s’intende per assegnatari di alloggi di edilizia sociale?
L’articolo 1 del D.M. del 22 aprile 2008 definisce alloggio sociale, l’unità immobiliare adibita ad uso residenziale in locazione permanente che svolge la funzione di interesse generale, nella salvaguardia della coesione sociale, di ridurre il disagio abitativo di individui e nuclei familiari svantaggiati, che non sono in grado di accedere alla locazione di alloggi nel libero mercato.
E’ demandato alle regioni la definizione dei requisiti per l’accesso e la permanenza nell’alloggio sociale e la determinazione del relativo canone di locazione, in relazione alle diverse capacità economiche degli aventi diritto, alla composizione del nucleo familiare e alle caratteristiche dell’alloggio.
L’alloggio sociale deve essere adeguato, salubre, sicuro e costruito o recuperato nel rispetto delle caratteristiche tecnico-costruttive indicate agli artt. 16 e 43 della legge 457/1978 (che prevedono una superficie massima delle nuove abitazioni non superiore a mq 95 ed alcune caratteristiche tecniche e costruttive). Nel caso di servizio di edilizia sociale in locazione si considera adeguato un alloggio con un numero di vani abitabili tendenzialmente non inferiore ai componenti del nucleo familiare – e comunque non superiore a cinque – oltre ai vani accessori quali bagno e cucina.

2.    Fermo restando che il reddito fiscalmente imponibile da prendere in considerazione deve essere riferito all’anno 2018, a quale  anno deve essere riferita la documentazione da allegare all’istanza (es. contratto di locazione, F24, ecc.), al 2019 o al 2020?
Il contratto deve riferirsi all’anno 2020 ed essere debitamente registrato in data anteriore alla pubblicazione del Bando.

3.    In caso di morosità del locatario il contributo sarà erogato a favore del proprietario dell’alloggio privato ai sensi dell’art.7, comma 2-bis, della Legge 12.11.2014 n.269?
La Regione Basilicata ha stabilito di applicare tale disposizione solamente per la morosità incolpevole; relativamente al contributo alla locazione, l’erogazione è invece effettuata direttamente in favore dell’avente diritto.

4.    Poiché la concessione dei contributi si riferisce al pagamento dei canoni relativi all’anno 2019, è possibile far presentare domanda ad un cittadino che anche se attualmente non è titolare di contratto di locazione, lo è stato fino a poche settimane fa e per tutto il 2019?
Il contratto deve riferirsi all’anno 2020 ed essere debitamente registrato in data anteriore alla pubblicazione del Bando.


5.    Il disoccupato può fare la domanda? (Non rientra tra le casistiche indicate nell’allegato A).
Qualora l’utente abbia un reddito uguale a 0 o del tutto irrisorio per il proprio sostentamento, in sede di verifica documentale, il Comune potrà richiedere la compilazione della Dichiarazione sostitutiva di certificazione circa la fonte di sostentamento che consente il pagamento dell’affitto.

6.    Il pensionato d’invalidità civile deve dichiarare o meno l’importo mensile visto che questo importo è esente da IRPEF?
Il pensionato deve dichiarare l’importo percepito annualmente.

7.    I riferimenti reddituali sono al 2018, eventuali benefici derivanti dal reddito di cittadinanza, quindi dal 2019, non devono essere dichiarati?
Per reddito si intende l’imponibile lordo dell’anno richiesto, quindi come specificato dell’anno 2018. Il reddito di cittadinanza, essendo relativo all’anno d’imposta 2019, non contribuisce in alcun modo alla formazione di tale imponibile.

8.    Nello Schema di Bando è riportato
“Alla domanda di partecipazione debitamente compilata, è obbligatorio pena l’esclusione, allegare copia della dichiarazione dei redditi dell’intero nucleo familiare relativa all’anno 2018 e copia del contratto di locazione rinnovato, corredato del modello di registrazione (F24) o cedolare secca”.

Nello Schema di Domanda è riportato:
“IN ALTERNATIVA ALLA AUTOCERTIFICAZIONE, E’ CONSENTITO ALLEGARE COPIA DELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI DELL’INTERO NUCLEO FAMILIARE E COPIA DEL CONTRATTO DI LOCAZIONE DEBITAMENTE REGISTRATO”.

Quanto riportato nello “Schema di domanda” – dicitura in maiuscolo corsivo – è relativo solo ed unicamente alla possibile sostituzione della autocertificazione contenuta in tale allegato con copia della “dichiarazione dei redditi dell’intero nucleo familiare e copia del contratto di locazione debitamente registrato”.
E’ invece obbligatorio allegare, pena l’esclusione, copia della dichiarazione dei redditi dell’intero nucleo familiare relativa all’anno 2018 e copia del contratto di locazione rinnovato, corredato del modello di registrazione (F24) o cedolare secca”, anche se si è provveduto alla autocertificazione contenuta nello Schema di Domanda.

9. Il contributo si riferisce ai canoni dell’anno 2019 (o parte di esso) e/o anche a quelli dell’anno 2020?
Nell’Allegato A alla DGR si legge:

I contributi relativi al bando di cui trattasi si riferiscono solo ed unicamente all’anno 2019. La dicitura Bando 2020 è riferita all’anno in cui lo stesso viene pubblicato; lo stesso è avvenuto con la pubblicazione dell’ultimo Bando del 2015 che era relativo ai contributi dell’anno 2014.

10. Il requisito della residenza anagrafica nel comune dev’essere posseduto al momento dell’istanza o per il periodo per il quale si chiede il contributo della locazione?

I requisiti richiesti per l’accesso al Fondo in questione, compreso quello della residenza anagrafica  nel Comune X, devono essere posseduti alla data di pubblicazione del Bando comunale.

11. Qualora il richiedente dichiari un reddito pari a “zero”, quali sono le fonti di sostentamento ammissibili (documentazione più appropriata che il Comune dovrebbe chiedere circa tali fonti e se in detta documentazione fornire anche somme eventualmente percepite)?
E tali fonti di sostentamento devono comunque concorrere al parametro dell’incidenza del canone superiore al 20%?

Tra i requisiti di accesso viene specificato che possono presentare domanda i lavoratori dipendenti che siano stati sottoposti a procedure di mobilità o licenziamento fino all’anno 2019 e che, alla data di pubblicazione del presente bando, siano ancora in attesa di occupazione.
I casi di reddito “zero” o inferiori al canone di locazione rientrano nella suddetta casistica e tali lavoratori potranno giustificare con un’autocertificazione la reale fonte di sostentamento con cui pagano l’affitto (es. indicazione dei dati anagrafici e copia del documento di chi fornisce il sostegno economico, propri risparmi, ecc.).
Ovviamente, anche per tale casistica, I richiedenti devono essere in possesso di un reddito annuo complessivo del nucleo familiare (riferito all’anno 2018) fiscalmente imponibile non superiore alla somma di due pensioni minime INPS con riferimento all’importo fissato per l’anno 2018, pari a complessivi euro 13.192,92 rispetto al quale l’incidenza del canone di locazione annuo risulti superiore al 20%.


12. Tra i “conduttori di alloggi privati in locazione” che possono presentare domanda sono esclusi gli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica (al pari degli assegnatari di alloggi di edilizia sociale)?

Si sono esclusi.
I “conduttori di alloggi privati in locazione” che fanno domanda NON devono essere assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica (ex edilizia sovvenzionata – case popolari) a prescindere dal soggetto che risulta proprietario, ATER (ex IACP), Comune o altro Ente.


13. Un richiedente ha presentato istanza per i canoni pagati nel 2019 in quanto nel 2020 si è trasferito in un altro Comune; la richiesta da quale Comune va presa in carico?

La richiesta di contributo va inoltrata esclusivamente e quindi presa in carico dal Comune ove il richiedente è residente al momento della pubblicazione del Bando.


14. Le risorse assegnate a questo Comune non sono sufficienti a coprire le richieste; il Comune non ha previsto risorse aggiuntive, le risorse assegnate (insufficienti) come vanno ripartite?

Ove l’importo del fabbisogno delle domande ritenute ammissibili sia maggiore delle risorse disponibili, è prerogativa dell’Amministrazione Comunale decidere se finanziare le richieste nell’ordine della graduatoria approvata nella misura del 100% o finanziare tutte le richieste contenute nella medesima graduatoria ma in misura proporzionale alle risorse disponibili o infine scegliere altro sistema debitamente motivato.


15. Nei requisiti per la partecipazione al Bando è richiesto nei punti d)-e)-f) la titolarità del reddito è nella documentazione da allegare, pena esclusione, la copia della dichiarazione dei redditi anno d’imposta 2018, mentre a molte delle domande di partecipazione pervenute è allegata l’attestazione ISEE, come procedere?

La documentazione prevista dal Bando fa esclusivo riferimento alla copia della dichiarazione dei redditi relativa all’anno richiesto, nel caso in questione il 2018. Le domande che pervengono corredate della sola attestazione ISEE non sono conformi alla documentazione richiesta e pertanto vanno escluse.

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